Killer di Tolosa: scooter e armi utilizzate anche per un’altra sparatoria
E' ancora caccia all'uomo a Tolosa, in Francia, dove un uomo ha aperto il fuoco, questa mattina, uccidendo 4 persone all'ingresso della scuola ebraica ‘Ozar Hatorah'. Gli inquirenti setacciano la città e l'intero Paese, mentre emergono ancora elementi che collegano la strage di questa mattina all'uccisione dei militari di Tolosa e di Montauban, avvenuta la scorsa settimana. Le munizioni e il tipo di fucile utlizzato questa mattina sarebbero dello stesso calibro, e la dinamica dell'agguato è del tutto simile, perché l'uomo si era dileguato, in entrambi i casi, con uno scooter. Proprio sul mezzo di trasporto le ultime notizie permettono di stabilire, quasi con certezza, il collegamento tra le due sparatorie. Tramite le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della scuola, gli inquirenti hanno identificato la targa, fonti vicine all'inchiesta spiegano che si tratta dello stesso scooter usato per gli omicidi dei militari, un motorino acquistato nel maggio del 2011.
Cicatrici e tatuaggi: l'identificazione del killer – Il procuratore Francois Molins, In seguito alla sparatoria, ha comunicato che il tribunale antiterrorismo di Parigi ha aperto un'inchiesta. Si indagherà, parallelamente, anche sui paracadutisti uccisi la scorsa settimana, viste le notevoli similitudini tra i casi. Un uomo "corpulento e tatuato", aveva fatto irruzione alla scuola ebraica ‘Ozar Hatorah', questa mattina, "aprendo il fuoco su qualsiasi cosa avesse di fronte", come ha affermato il Procuratore della Repubblica di Tolosa, Michel Valet. Tra i segni evidenti che potrebbero aiutare l'identificazione dell'omicida, una cicatrice sul viso. Di certo l'uomo sapeva bene come portare a termine i suoi piani agendo indisturbato: nel caso dei militari uccisi la scorsa settimana, l'uomo aveva avuto anche diversi contatti con una delle vittime tramite posta elettronica.
Il cordoglio del mondo politico – L'agguato ha paralizzato la Francia, e domani sarà osservato un minuto di silenzio in tutte le scuole. L'ambasciatore americano a Parigi, Charles Rivkin, ha inviato una nota per esprimere tutto il suo cordoglio per "l'orribile attentato" in cui hanno perso la vita anche tre bambini. Come il presidente Sarkozy, anche il premier italiano Mario Monti ha espresso la propria solidarietà: "Provo profonda indignazione, il fatto è ancor piu' grave perchè dettato dall'antisemitismo e dalla violenza che ha colpito tre bambini ed il loro insegnante".