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Guerra in Ucraina

Kiev: “L’Ucraina non ha ancora lanciato la controffensiva, quando succederà sarà evidente”

Secondo Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza, “l’Ucraina non ha ancora lanciato la controffensiva pianificata, e il suo inizio sarà evidente a tutti quando accadrà. La diga di Kakhovka? Ordine del crollo partito da Putin”.
A cura di Ida Artiaco
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"L'Ucraina non ha ancora lanciato la controffensiva pianificata per riconquistare il territorio occupato dalla Russia, e il suo inizio sarà evidente a tutti quando accadrà".

Parola di Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza, che ha respinto le dichiarazioni dei funzionari russi che hanno affermato che l'attesa controffensiva fosse già iniziata. Lo riporta il quotidiano inglese The Guardian.

Secondo Danilov, i funzionari russi hanno scambiato i progressi ucraini locali in alcune aree per l'inizio di una operazione di più ampia portata. "Tutto questo non è vero. Quando tutto questo inizierà, sarà deciso dai nostri militari. Quando inizieremo la controffensiva, tutti lo sapranno, lo vedranno", ha precisato.

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Intanto, continua lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev dopo il crollo della diga di Kakhovka vicino a Kherson. Per l'Ucraina l'ordine all'esercito russo di far saltare in aria la diga deve essere arrivato direttamente da Vladimir Putin, ha detto sempre Oleksiy Danilov, citato dall'agenzia ucraina Ukrinform, secondo cui gli esplosivi erano stati piazzati lì in anticipo, forse già da settembre o ottobre dell'anno scorso, quindi per un'azione che andava compiuta prima o poi.

"Il comando per questo atto terroristico è arrivato dal Cremlino, dall'ufficio di Putin. Ordini di questa importanza non vengono impartiti a qualsiasi livello: non certo a livello di battaglione, di divisione, né è una situazione che compete a Shoigu (il ministro della Difesa russo, ndr)", ha sottolineato Danilov alla trasmissione della Radio Progetto Libertà, citato dall'agenzia.

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La diga sarebbe esplosa dall'interno, secondo il New York Times che cita alcuni funzionari ucraini, con i quali molti esperti sarebbero d'accordo considerato che un attacco di artiglieria o comunque dall'esterno non sarebbe stato in grado di causare tali danni.

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