Kiev: “Duemila soldati russi hanno invaso la Crimea”
Si fa sempre più tesa la situazione in Ucraina dopo gli scontri di piazza e la fuga del Presidente Viktor Yanukovich. Fonti di Kiev infatti questa sera hanno denunciato che circa duemila soldati russi hanno effettuato un’invasione armata della Crimea, la regione autonoma sulla costa settentrionale del Mar Nero. Secondo le autorità ucraine, infatti, poche ore fa all'aeroporto militare di Gvardiiski, vicino alla capitale della repubblica autonoma, Sinferopoli, sono atterrati almeno 13 aerei militari russi da trasporto Il-76 ognuno con a bordo 150 paracadutisti per un totale di circa duemila truppe speciali di Mosca. Questa nuova escalation tra i due Paesi fa seguito all'occupazione da parte di miliziani filorussi di due aeroporti: quello di Belbek, vicino a Sebastopoli, a pochi passi dal quartier generale della flotta russa in Crimea, e quello di Sinferopoli. Questa volta però c'è l'intervento diretto delle truppe russe e si tratterebbe di una vera e propria invasione da parte dell'esercito di Mosca dopo la cacciata di Yanukovich.
Violato lo spazio aereo – Poche ore prima in effetti le autorità di Kiev hanno denunciato la violazione dello spazio aereo nazionale da parte di caccia militari della Russia. Il ministero degli Esteri ucraino ha inviato una lettera formale a Mosca nella quale si chiede ai russi il ritiro immediato dei militari e dei loro veicoli nelle loro basi. In un comunicato il ministero degli affari esteri ucraino ha spiegato di aver inoltrato formale protesta alla Russia per violazione da parte di Mosca del trattato russo-ucraino del 1997. Lo stesso presidente ucraino ad interim, Oleksander Turchinov, ha accusato la Russia di aver aggredito il Paese invadendo la Crimea e si è appellato al presidente Vladimir Putin ricordano che simili provocazioni portarono nel 2008 alla guerra tra Russia e Georgia.