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Kiev accusa tentata occupazione russa e avverte: “se invasi, reagiremo”

Secondo il governo ucraino, l’esercito russo avrebbe tentato di “entrare nel territorio della regione di Kherson”. Dopo la morte di un manifestante filorusso, Mosca ha fatto sapere di voler difendere i cittadini pacifici russi in Ucraina.
A cura di Danilo Massa
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Cosacchi russi a Sebastopoli
Cosacchi russi a Sebastopoli

A poche ore dal voto sull'indipendenza della Crimea dall'Ucraina, dal governo di Kiev arriva l'accusa di un tentativo di invasione del sud-est del paese da parte di Mosca. In una nota del Ministero della difesa ucraina su legge che circa 80 soldati russi, quattro elicotteri e due blindati "cercavano di entrare nel territorio della regione di Kherson nei pressi di Arbatskaya Strelka. Le forze armate di Kiev hanno usato forze di terra e aerei da combattimento nell'operazione". Yuriy Sergeyev, rappresentante dell'Ucraina all'Onu, ha però avvertito che "ci stiamo preparando a difenderci", aggiungendo che "a partire da lunedì cambieremo approccio e prenderemo nuove misure per fermare gli aggressori".

Samantha Power, ambasciatrice americane all'Onu, ha fatto sapere che le voci di un tentativo russo di avanzata militare dovessero essere confermate, si tratterebbe di una "escalation scandalosa", minacciando dunque un "isolamento diplomatico ed economico". Getta invece acqua sul fuoco la diplomazia russa, che, attraverso Dmitri Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin, si dice sicura che non ci sarà una nuova guerra fredda, dal momento che oggi le economie, a differenza di trent'anni fa, sono ancora più interdipendenti. Parlare di auto-isolamento della Russia, conclude il portavoce, è illogico.

Il crescendo delle tensioni apparirebbe giustificato dagli scontri che nella notte tra giovedì e venerdì hanno portato nei pressi di Donetsk alla morte di un filorusso e di un passante. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo di manifestati filorussi si sarebbe visti rivolti dei colpi di pistola da un'auto in corsa. Rintracciata poi l'auto parcheggiata nei pressi della sede di un gruppo di estrema destra, i filorussi avrebbero tentato di entrare nell'edificio. Gli occupanti, a quel punto, avrebbero nuovamente sparato e preso in ostaggio dei passanti. A commento dell'accaduto, la Russia si era detta "consapevole della propria responsabilità per la vita dei concittadini in Ucraina". Una dichiarazione che si lega a quella di oggi rilasciata da una nota del Ministero della difesa russo, secondo il quale Mosca starebbe ricevendo e valutando "numerosi appelli con la richiesta di difendere i cittadini pacifici".

Domenica 16 marzo si terrà il referendum per l'indipendenza della Crimea da Kiev. Usa, Unione Europea e Osce hanno preannunciato di non voler riconoscere l'esito del voto. Come previsto, invece, la risoluzione Onu per dichiarare illegittimo il referendum di domani non è passata a causa del veto posto dalla Russia. La Cina, invece, si è astenuta, mentre i restanti tredici paesi hanno votato a favore.

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