“A Bakhmut siamo in fase offensiva attiva”, Mosca smentisce. Inviato speciale della Cina lunedì a Kiev
"A Bakhmut è in corso un'attiva fase offensiva delle forze ucraine. Il nemico è per lo più sulla difensiva. E in posizione di shock". È questo il messaggio lanciato su Telegram da uno degli ufficiali ucraini sul fronte, il maggiore Maksym Zhorin. A suo dire "i russi devono tenere una difesa pesante e la loro avanzata è per ora fuori discussione". "In questo momento – dice ancora – si stanno verificando eventi dinamici sul fianco meridionale e su quello settentrionale di Bakhmut, ma non parleremo ancora del risultato". "Per quanto riguarda la ‘mancanza di munizioni’ di Wagner o di altre unità russe… posso assicurarvi che a loro non mancano le armi", ha aggiunto.
Informazioni al momento smentite da Mosca. Il ministero della Difesa russo – scrive il Guardian – ha negato che le forze ucraine avrebbero sfondato in vari punti lungo la linea del fronte e ha affermato che la situazione militare è sotto controllo. Mosca ha reagito dopo che alcuni blogger militari russi hanno suggerito che fosse iniziata una controffensiva da parte delle forze ucraine. Ieri intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – che nelle prossime ore potrebbe arrivare a Roma per incontrare il Papa, Giorgia Meloni e forse anche Sergio Mattarella – ha chiarito che l'offensiva non era ancora iniziata e che è necessario del tempo.
Il ministero degli Esteri di Pechino ha intanto reso noto stamattina che l'inviato speciale della Cina sulla crisi Ucraina andrà lunedì a Kiev e poi si recherà a Mosca.
“Prigozhin sta seriamente disturbando i vertici russi”
Intanto, fonti anonime del Cremlino hanno affermato che la retorica e le dichiarazioni degli ultimi giorni del fondatore di Wagner Yevgeny Prigozhin stanno "disturbando seriamente i vertici" della Russia. Lo scrive il think tank statunitense Isw nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina.
L'escalation delle dichiarazioni di Prigozhin è, secondo le fonti, probabilmente il risultato della sua incapacità di rispettare una scadenza non specificata per la cattura di Bakhmut. Dà la colpa alle unità militari del ministero della Difesa per evitare di assumersi la responsabilità di non aver rispettato la sua "promessa personale" di conquistare la città.
Prigozhin nel frattempo ha invitato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu a recarsi personalmente a Bakhmut. Lo scrive su Twitter il media indipendente bielorusso Nexta pubblicando la lettera di Prigozhin a Shoigu datata 11 maggio.
Kherson bombardata ieri per 80 volte
Le truppe russe ieri, secondo quanto riferito dal capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin, citato da Ukrinform, hanno attaccato la regione di Kherson 80 volte, sparando 339 proiettili. Un civile è rimasto ucciso e altre quattro persone ferite. Secondo Prokudin, i russi hanno preso di mira aree residenziali in tutti gli insediamenti della regione di Kherson. A Kherson sarebbero stati colpiti una scuola, un ospedale e gli edifici di due infrastrutture critiche.