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Kenya, prete condannato a morte per l’assassinio del vescovo Luigi Locati

Dopo oltre otto anni il sacerdote cattolico Guyo Waqo Malley condannato a morte insieme ad altre quattro persone come ideatore dell’assassinio.
A cura di Antonio Palma
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Il Tribunale di Nairobi ha condannato a morte cinque persone, tra cui il sacerdote cattolico Guyo Waqo Malley, per l'assassinio di monsignor Luigi Locati, allora vicario apostolico della diocesi di Isiolo, in Kenya. Particolarmente pesanti le accuse contro il parroco definito dai giudici keniani il "pianificatore" dell'omicidio del vescovo, avvenuto oltre nove anni fa. Pena di morte anche per i coimputati nel processo, Mohammed Molu Bagajo, Adan Ibrahim Mohammed, Mahati Ali Halake e Diqa Wario Mohammed, tutti di fede musulmana. Alla base dell'omicidio, secondo la corte di Nairobi, ci sarebbe una disputa sui fondi della diocesi di Isiolo, 250 chilometri a nord della capitale keniana, fondata nel 1963 dallo stesso Locati. Dopo alcune liti il prete assoldò i quattro coimputati che hanno sparato al 77enne vescovo italiano nel luglio del 2005. L'uccisione del vescovo aveva sconvolto il Paese africano: in centinaia infatti avevano partecipato al suo funerale e l'allora presidente gli aveva anche riconosciuto il massimo riconoscimento, la "Stella d'argento del Kenya".

Condanna a morte per tutti gli imputati

Tutti e cinque gli imputati erano "direttamente coinvolti nella pianificazione e nell'omicidio del vescovo", ha spiegato il giudice Fred Ochieng al termine del processo durato 8 anni, ma ricordando che l'ideatore principale del piano è stato padre Guyo Waqo Malley. Un sesto uomo coinvolto nelle indagini è stato invece assolto. Nonostante la condanna alla pena di morte di morte, però, è improbabile che la pena capitale venga eseguita visto che dal 1987 in Kenya non ci sono più esecuzioni.

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