Kenya, la polizia spara sui manifestanti, altre vittime: incendiata la casa di un parlamentare
Nonostante il passo indietro del presidente keniano William Ruto – che ieri ha annunciato il ritiro della controversa legge finanziaria che prevedeva sensibili aumenti delle tasse per la popolazione del Paese africano – le proteste antigovernative non accennano a finire.
Migliaia di persone sono scese anche oggi in strada non solo nella capitale Nairobi, dove la polizia ha cercato di disperdere i dimostranti e tenerli lontani dal palazzo presidenziale con un massiccio impiego di gas lacrimogeni, ma anche nelle altre città come Mombasa e Migori dove, come riporta il sito Kenyans, gli agenti hanno sparato proiettili veri sulla folla. Ci sarebbero diverse vittime, secondo la commissione nazionale per i diritti umani del Kenya (Knhrc), ong secondo cui i morti accertati da martedì sono 23, con 165 persone ricoverate in condizioni definite serie al Kenyatta Hospital di Nairobi.
L'ondata di disordini oggi ha travolto in particolare la contea di Nakuru ed è culminata nell'attacco incendiario alla casa del presidente del comitato finanziario e di pianificazione dell'Assemblea nazionale Kuria Kimani. I manifestanti hanno preso d'assalto l'edificio, l'hanno saccheggiato e infine hanno appiccato il fuoco: Kuria Kimani è diventato un punto focale dell'ira pubblica per il suo esplicito sostegno alle nuove tasse sul pane e sui veicoli.
Ieri, in un discorso alla nazione, il presidente Ruto ha annunciato il ritiro della contestata legge finanziaria difendendo comunque l'operato del governo. Il leader keniano ha dichiarato che l'aumento della tassazione su beni essenziali come pane, olio da cucina e pannolini era giustificato dalla necessità di tagliare l'alto debito del Kenya, che ha reso difficile l'ottenimento di prestiti e svalutato lo scellino.
Ruto però ha anche riconosciuto che l’opinione pubblica ha respinto a stragrande maggioranza la legge finanziaria e annunciato che ora avvierà un dialogo con i giovani keniani e lavorerà sulle misure di austerità , a cominciare dai tagli al bilancio della presidenza.
Il Fondo monetario internazionale, che ha esortato il governo a tagliare il deficit per ottenere maggiori finanziamenti, ha affermato che sta monitorando da vicino la situazione del Paese. "Siamo profondamente preoccupati per i tragici eventi avvenuti in Kenya negli ultimi giorni", ha affermato in una nota l'FMI. "Il nostro obiettivo principale nel sostenere il Kenya è aiutarlo a superare le difficili sfide economiche che deve affrontare e migliorare le sue prospettive economiche e il benessere della sua popolazione".