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Kenya, i manifestanti assaltano il Parlamento contro le nuove tasse: almeno dieci morti

I manifestanti sono scesi in strada per protestare contro una legge finanziaria che prevede l’introduzione di nuove tasse per abbattere il debito pubblico.
A cura di Davide Falcioni
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Centinaia di manifestanti hanno preso d'assalto il Parlamento a Nairobi, la capitale del Kenya, riuscendo a sfondare uno sbarramento della polizia: lo riferiscono testate locali, con notizie concordanti e in costante aggiornamento. Secondo l'edizione online del quotidiano Daily Nation, in un'ala dell'edificio è in corso un incendio. Stando ai cronisti del giornale, almeno dieci persone hanno perso la vita e i loro corpi sono distesi in Parliament Road, di fronte alla sede dell'assemblea; il bilancio delle vittime tuttavia potrebbe essere destinato a crescere nelle prossime ore.

I manifestanti sono scesi in strada per protestare contro un disegno di legge che prevede l'introduzione di nuove tasse in un Paese con una popolazione estremamente povera. Secondo testimonianze concordi, agenti di polizia hanno sparato in più momenti con armi da fuoco dopo aver tentato di disperdere la folla con idrogeni e gas lacrimogeni. "Vogliamo chiudere il Parlamento e pensiamo che ogni parlamentare dovrebbe dimettersi. Avremo un nuovo governo", ha detto all'agenzia stampa Reuters uno dei contestatori, riassumendo la posizione di migliaia e migliaia di persone che stanno protestando in tutto il Paese.

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Le ragioni della protesta in Kenya

Nel giorni scorsi il Parlamento keniano ha approvato la legge finanziaria molto controversa perché introduce nuove tasse per le fasce più deboli della popolazione, le stesse che devono combattere contro l'aumento dell'inflazione e quindi del costo dei beni di prima necessità. Il prossimo passo sarà inviare il testo di legge al Capo dello Stato per la firma e il via libera definitivo. Il presidente potrà quindi rinviare il provvedimento al Parlamento, se avrà delle obiezioni.

Quello che stanno chiedendo i manifestanti sono proprio le dimissioni del presidente William Ruto, leader politico che circa due anni fa ha vinto le elezioni con un programma di difesa dei lavoratori poveri, ritrovandosi però ben presto intrappolato tra le richieste degli istituti di credito (come il Fondo monetario internazionale), che stanno esortando il governo a tagliare i debito per accedere a nuovi finanziamenti, e le dure proteste della popolazione.

I keniani da anno devono far fronte a diversi shock economici causati dall’impatto della pandemia di COVID-19, dalla guerra in Ucraina, da due anni consecutivi di siccità e dal deprezzamento della valuta. Il disegno di legge finanziaria mira a raccogliere 2,7 miliardi di dollari tramite nuove tasse come parte di uno sforzo per alleggerire il pesante carico del debito; tale provvedimento è però duramente osteggiato dalla popolazione

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