Kenya, arrestati tutti i killer della dottoressa italiana Rita Fossaceca
I sei assassini di Rita Fossaceca, la dottoressa italiana uccisa nella sua abitazione in Kenya sabato scorso, sono stati arrestati dalla polizia locale. A renderlo noto è il quotidiano keniota Daily Nation, che cita fonti della polizia ed ha raccolto anche la testimonianza di Don Luigi Di Lella, lo zio parroco della dottoressa molisana: "Quando Rita ha visto i suoi genitori che venivano malmenati si è opposta ai malviventi e uno di loro ha sparato a distanza ravvicinata". I malviventi, ha raccontato il prete, sono entrati "in casa mentre stavamo cenando e hanno cominciato a picchiarci perché volevano soldi". "Erano armati, ci hanno trascinato sul pavimento e hanno strappato dalle mani anelli e catene, comprese le fedi", ha aggiunto. Sia il sacerdote, zio della vittima, che suo padre sono ancora ricoverati in ospedale.
Una prima serie di arresti a persone sospettate di essere implicate nell'omicidio era stata fatta due giorni fa. Rita Fossaceca, 51 anni, è stata assassinata sabato notte nella sua casa di Watamu da una banda armata di pistole e macheti che ha aggredito tutti i membri della sua famiglia e alcune infermiere, Monica Zanellato e Paola Lenghini. Stando a quanto appreso dai parenti della dottoressa, che vivono in provincia di Campobasso, la 51enne aveva tentato di fermare i malviventi e difendere i suoi familiari.
Nel paese africano Rita Fossaceca lavorava come medico per conto della onlus For Life, organizzazione umanitaria internazionale. La dottoressa non era alla prima esperienza nel continente, ma da un paio di settimane si trovava a Mjomboni con i genitori Giovanni e Michelina e lo zio prete, don Luigi Di Lella. I suoi familiari hanno riferito che Rita aveva un desiderio, quello di portare la madre in Kenya per mostrarle il suo lavoro con i bambini: ci era riuscita dopo aver insistito anni e aver convinto la donna a prendere un aereo, di cui era terrorizzata.