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Conflitto Israelo-Palestinese

Kamala Harris incontra Netanyahu: “Quello che accade a Gaza è devastante, non resterò in silenzio”

La candidata democratica alla Casa Bianca: “Ciò che è accaduto a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante. Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non resterò in silenzio di fronte a tutto ciò”.
A cura di Davide Falcioni
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Kamala Harris ha garantito che non rimarrà "in silenzio" sulle sofferenze della Striscia di Gaza e che quello che sta accadendo da oltre nove mesi nell'enclave palestinese è motivo d seria preoccupazione. Incontrando ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata dei democratici alla Casa Bianca ha dichiarato che è tempo di concludere un accordo per un cessate il fuoco: "Israele ha il diritto di difendersi e il modo in cui lo fa è importante. Ciò che è accaduto a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante", ha detto Harris, citando "le immagini di bambini morti e di persone disperate e affamate che fuggono per mettersi in salvo, a volte sfollate per la seconda, terza o quarta volta. Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non resterò in silenzio di fronte a tutto ciò".

Kamala Harris: "Il popolo palestinese ha diritto alla libertà, alla dignità e all'autodeterminazione"

Dopo aver ribadito il "ferreo sostegno" degli Stati Uniti a Israele – confermando la linea seguita da Joe Biden – Kamala Harris si è detta determinata ad impegnarsi affinché la guerra finisca, "e finisca in un modo in cui Israele sia al sicuro, tutti gli ostaggi vengano rilasciati, le sofferenze dei palestinesi a Gaza finiscano e il popolo palestinese possa esercitare il proprio diritto alla libertà, alla dignità e all'autodeterminazione". La vicepresidente ha affermato che c'è stato un "movimento di speranza" nei colloqui. "Come ho appena detto al Primo Ministro Netanyahu, è tempo di concludere questo accordo", ha detto. "Quindi a tutti coloro che hanno chiesto un cessate il fuoco e a tutti coloro che desiderano la pace, vi vedo e vi sento".

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Fonte di Israele: "Parole di Kamala Harris rendono più difficile un accordo"

Le parole della vice presidente americana Kamala Harris sulla guerra a Gaza e le sofferenze dei palestinesi sulle quali "non resterà in silenzio" non sono piaciute però a Tel Aviv. Secondo un alto funzionario israeliano citato da Haaretz, le dichiarazioni della democratica hanno messo a rischio gli sforzi in corso per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani. "Spero che le osservazioni di Harris nella sua conferenza stampa non vengano interpretate da Hamas come una distanza tra Stati Uniti e Israele, rendendo così più difficile ottenere un accordo", ha affermato la fonte.

Biden: "Ripristinare i servizi per i bisognosi a Gaza"

Anche il presidente Joe Biden, che ha incontrato Benjamin Netanyahu prima di Harris, ha espresso la necessità di "finalizzare l'accordo di tregua il prima possibile e portare a casa gli ostaggi". "Il presidente Biden ha espresso la necessità di colmare le lacune rimanenti, finalizzare l'accordo il prima possibile, riportare a casa gli ostaggi e giungere a una fine duratura della guerra a Gaza", ha riferito la Casa Bianca. Il presidente Usa "ha anche sollevato il tema della crisi umanitaria a Gaza, la necessità di rimuovere qualsiasi ostacolo al flusso di aiuti e ripristinare i servizi di base per i bisognosi", insieme "all'importanza cruciale di proteggere le vite dei civili durante le operazioni militari". Biden ha anche "ribadito l'impegno ferreo degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati, tra cui Hamas, Hezbollah e gli Houthi".

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