Kabul, strage al matrimonio: bomba uccide 60 persone. L’Isis rivendica l’attentato
AGGIORNAMENTO: Strage durante un matrimonio a Kabul, in Afghanistan: oltre 60 persone sono state uccise da una devastante esplosione durante la festa di nozze la notte di sabato 17 agosto in quartiere occidentale della città, abitato dalla minoranza sciita. L'Isis in Afghanistan ha rivendicato la responsabilità dell'attentato.
Quasi duecento le persone ferite nell'esplosione: si sarebbe trattato di un attacco suicida. In pochi attimi si è passati dalla festa al terrore. Scene di morte e devastazione nella sala dove si teneva il ricevimento. Tra le vittime ci sono anche donne e bambini: stavano tutti festeggiando il matrimonio nella Capitale del paese. Il portavoce del ministero dell'Interno, Nasrat Rahimi, ha diffuso i numeri di questa ennesima tragedia che colpisce il Paese ancora alle prese con violenze, atti di terrorismo e morte. Nei video che sono stati diffusi sui social, si vedono le immagini choc della strage: sedie bianche sporche di sangue e cadaveri ovunque. E non è la prima volta che si decide di attaccare le persone durante i banchetti nuziali.
I talebani, che vogliono che l'Afghanistan venga lasciato libero dalle forze armate Usa, hanno dichiarato di non essere gli autori dell'attacco suicida. L'esplosione è avvenuta nella zona della festa dove si trovavano gli uomini (uomini e donne festeggiavano in zone separate). Si tratta del 17esimo attentato "di rilevo" a Kabul nel 2019: nella maggio parte dei casi ad organizzare il tutto sono i talebani e altre milizie dello stato islamico attive nel Paese. Questa volta, come si diceva, i talebani hanno dichiarato di non essere coinvolti nell'attacco suicida.