Kabul è in mano ai Talebani: “Nasce l’Emirato islamico dell’Afghanistan”. Evacuati primi italiani
L’Afghanistan è tornato sotto il controllo dei talebani, venti anni dopo il 2001 e l’inizio della guerra. Kabul è caduta e ora è nelle mani dei talebani, che sono arrivati al palazzo presidenziale dove ora sventola la loro bandiera. Il passaggio di potere è avvenuto, come testimonia la bandiera con la scritta nera che indica la testimonianza di fede dei musulmani. Fu utilizzata quando i talebani presero il potere negli anni Novanta, proclamando per la prima volta l’Emirato islamico dell’Afghanistan. Esattamente come avviene oggi, con la ri-nascita dell’Emirato. Venti anni dopo la missione internazionale a sancire la vittoria dei talebani è la fuga del presidente Ashraf Ghani, che ha lasciato il Paese dirigendosi probabilmente verso il Tagikistan.
Ghani fugge da Afghanistan ‘per evitare bagno di sangue'
“I talebani hanno vinto e ora sono responsabili dell’onore, della proprietà e della tutela dei loro connazionali”, afferma Ghani su Facebook. Aggiungendo che ha deciso di fuggire per evitare un bagno di sangue: “I talebani ce l'hanno fatta a rimuovermi, per evitare il bagno di sangue ho pensato che fosse meglio partire”. Secondo quanto fa sapere la Bbc, i talebani hanno ordinato di lasciare in pace i residenti: “L'Emirato Islamico ha ordinato ai suoi mujaheddin e ancora una volta li istruisce che nessuno può entrare in casa di nessuno senza permesso. La vita, la proprietà e l'onore di nessuno saranno danneggiati, ma devono essere protetti dai mujaheddin”.
Caos a Kabul, sparatorie e gente in fuga
A Kabul intanto è il caos, con migliaia di civili accampati nelle strade e nei parchi della capitale, tantissimi altri in fuga. I civili cercano di ritirare i soldi in banca, mentre il traffico è stato bloccato per tutta la giornata di ieri in uscita dalla città e verso l’aeroporto a causa delle tantissime persone che stanno tentando la fuga. In città si sono registrate alcune sparatorie, mentre i soldati americani hanno sparato in aria all’aeroporto di Kabul, dove si trovano migliaia di afghani che hanno letteralmente invaso le piste nella speranza di poter fuggire dal Paese. “Ho molta paura. Sparano colpi in aria. Ho visto una ragazza che veniva schiacciata e uccisa”, racconta un testimone.
L’evacuazione degli italiani da Kabul
In fuga dall’Afghanistan c’è anche il corpo diplomatico italiano. Un KC767 dell’Aeronautica militare è partito da Kabul e sta riportando in Italia anche gli ex collaboratori afghani, oltre al personale diplomatico e ad altri italiani: arriveranno nel pomeriggio a Roma. “Il volo con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”, ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Radio 1. “Sul volo un centinaio di italiani, la priorità è proteggere i connazionali”, ha spiegato assicurando che nei prossimi giorni ci saranno altri voli e che a Kabul l’Italia manterrà un “presidio diplomatico” in aeroporto a Kabul. Verrà attivato anche un ponte aereo per l’evacuazione dei collaboratori afghani dei ministeri degli Esteri e della Difesa.