“Julian Assange non sarà incriminato negli Stati Uniti”
Julian Assange, il fondatore di Wikileaks accusato di aver diffuso i segreti dell'intelligence e dei servizi di sicurezza americani, non potrà essere incriminato negli Stati Uniti. E' la conclusione a cui sono arrivati gli esperti giuridici del Dipartimento della Giustizia statunitense secondo i quali è impossibile portare Assange in tribunale senza trascinare nel procedimento anche giornali come il New York Times, il Guardian e il Washington Post e i loro giornalisti che hanno raccolto le testimonianze. Anche se fino ad ora nessuna decisone formale è stata presa dall'amministrazione americana, come ha spiegato l'ex portavoce del Dipartimento alla Giustizia, Matthew Miller, al Washington Post: "Non vi è modo di perseguire Assange per aver pubblicato informazioni senza applicare la stessa accusa ai giornalisti, e se non si perseguono i giornalisti per aver pubblicato informazioni riservate, e questo non verrà fatto, allora non vi è modo di perseguirlo".
Accusati ora solo dipendenti pubblici – In effetti le autorità Usa fino ad ora hanno accusato formalmente solo i dipendenti governativi e i contractor che hanno fatto filtrare all'esterno informazioni segrete, come la talpa dell'Nsa, Edward Snowden, e l'ex analista di intelligence dell'esercito, Bradley Manning, ma è una cosa ben diversa trascinare in tribunale qualcuno che ha solo pubblicato gli atti. "Non ci hanno informato in alcun modo che stanno chiudendo le indagini. Accoglieremmo positivamente un simile annuncio, anche se al Dipartimento non sarebbero dovuti servire diversi anni per arrivare alla conclusione che non si devono mettere sotto inchiesta i giornalisti per aver pubblicato informazioni veritiere" ha spiegato l'avvocato di Assange.