Julian Assange incriminato con 17 nuovi capi d’accusa: cosa rischia il fondatore di Wikileaks
Gli Stati Uniti hanno aggiunto 17 capi d’accusa all’incriminazione contro Julian Assange, che il mese scorso è stato arrestato a Londra dopo quasi 7 anni di asilo nell'ambasciata dell'Ecuador. Le autorità americane hanno incriminato il fondatore di Wikileaks utilizzando l'Espionage Act, una legge del 1917 pensata per i traditori che passano informazioni al nemico, per avere cospirato per ottenere e pubblicato informazioni classificate. Per molti potrebbe trattarsi si un precedente pericoloso per la libertà di stampa. "È pazzia. È la fine del giornalismo sulla sicurezza nazionale e del Primo emendamento", della Costituzione americana sulla libertà di parola, di stampa e di riunirsi pacificamente, è stato il commento di Wikileaks. “Le sue azioni hanno messo seriamente a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e portato benefici ai nostri avversari”, è quanto afferma il Dipartimento di Giustizia. “Assange, Wikileaks e Manning hanno condiviso l'obiettivo comune di sovvertire le restrizioni di legge sulle informazioni riservate”, si legge nei documenti che accusano Assange.
Cosa rischia Julian Assange – La decisione del fondatore di WikiLeaks di pubblicare i nomi di cittadini afgani e iracheni, giornalisti e leader religiosi che fornivano informazioni alle forze americane ha esposto queste persone “a gravi e imminenti rischi”, sostiene sempre il Dipartimento di Giustizia americano. Se rinvenuto colpevole Assange rischia 10 anni per ogni capo d'accusa mosso nei suoi confronti. Assange era già stato accusato di cospirazione dalle autorità federali degli Stati Uniti che hanno chiesto al Regno Unito la sua estradizione. Anche la Svezia attende una risposta alla sua domanda di estradizione dal Regno Unito, con Stoccolma che vuole perseguire il numero uno di Wikileaks per un caso di stupro.