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Covid 19

Johnson & Johnson sospende la produzione del vaccino anti-Covid: a rischio le forniture per l’Africa

Johnson & Johnson ha sospeso la produzione di vaccini contro il Covid-19: la decisione della casa farmaceutica potrebbe rappresentare un problema per la fornitura nei Paesi in via di sviluppo e in Africa, dove quasi il 90% della popolazione non ha ricevuto neppure la prima dose.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Johnson & Johnson ha sospeso la produzione dei vaccini contro il Covid-19. Una decisione riportata dal New York Times che ha citato fonti a conoscenza della decisione presa dalla casa farmaceutica. L'unica sede di produzione del vaccino Johnson & Johnson, situata nella città olandese di Leinden, è stata riconvertita ad altra produzione alla fine del 2021. L'azienda non ha annunciato pubblicamente la cosa secondo quanto asserisce il New York Times, ma l'interruzione preoccupa alcuni dirigenti della società per eventuali ripercussioni sugli accordi di distribuzione del siero anti-Covid in Africa.

L'azienda farmaceutica ha detto di avere ancora magazzini pieni di scorte di dosi contro il Covid-19, ma la decisione di interrompere la produzione potrebbe ridurre di alcune centinaia di milioni di dosi le forniture di vaccini. Il siero monodose di Johnson & Johnson è quello scelto da molti Paesi in via di sviluppo per la campagna vaccinale. Questa sospensione rappresenta un rischio importante per l'Africa: il direttore del programma di distribuzione di vaccini dell'Unione africana, Ayoade Alakija, ha affermato di non essere a conoscenza della decisione dell'azienda. Al momento, in Africa su 1,37 miliardi di abitanti in 55 stati dell'Unione Africana, quasi il 90% della popolazione non ha ricevuto il siero anti Covid.

Quella della solidarietà nei confronti di Paesi a basso reddito per la lotta al Covid-19 è una tematica che ha a lungo tenuto banco tra i leader governativi in Occidente. Covax, l'iniziativa globale per garantire vaccini ai singoli Paesi, non ha raggiunto la copertura adeguata. "In Africa la maggioranza della popolazione non ha ricevuto la prima dose. Bisogna proseguire nello sforzo di solidarietà attraverso Covax. L'obiettivo promosso anche dall'Italia è quello di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022". Lo ha dichiarato Marina Sereni, vice ministra degli esteri intervenuta nel pomeriggio all'evento ‘Rinnovare il partenariato tra Unione europea e Unione africana' tenutosi a Palazzo Farnese, sede dell'ambasciata francese a Roma in vista dell'incontro tra Unione Europea e Unione Africana previsto a Bruxelles tra il 17 e il 18 febbraio.

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