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Johnson & Johnson pagherà 700 milioni di dollari per chiudere la causa del talco con l’amianto

Il colosso farmaceutico e cosmetico USA Johnson & Johnson ha accettato di pagare 700 milioni di dollari per risolvere le accuse di aver ingannato i clienti sulla sicurezza dei suoi prodotti in polvere a base di talco. Lo ha annunciato il procuratore generale di New York.
A cura di Davide Falcioni
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Il gigante farmaceutico e cosmetico statunitense Johnson & Johnson ha accettato di pagare 700 milioni di dollari per risolvere le accuse di aver ingannato i clienti sulla sicurezza dei suoi prodotti in polvere a base di talco. Lo ha annunciato il procuratore generale di New York. Nel suo accordo con 42 stati Usa e il Distretto di Columbia, J&J non ha ammesso alcun illecito anche se ha ritirato il prodotto dal mercato nordamericano nel 2020.

L'azienda, con sede nel New Jersey, aveva annunciato un accordo di principio a gennaio dopo aver affrontato migliaia di cause legali per talco contenente tracce di amianto ritenuto causa di cancro alle ovaie. "Nessuna somma di denaro può annullare il dolore causato dai prodotti a base di talco di Johnson & Johnson, ma oggi le famiglie possono essere certe che l'azienda è ritenuta responsabile per il danno causato", ha dichiarato in una nota il procuratore generale Letitia James.

Il mese scorso la società farmaceutica aveva messo sul tavolo quasi 6,5 miliardi di dollari per risarcire le controversie intentate da numerose donne, tutte con la stessa motivazione: il talco conterrebbe dell’amianto che le ha fatte ammalare di cancro alle ovaie. Il piano presentato da J&J prevedeva tre mesi durante i quali i ricorrenti saranno informati della sua esistenza. Se il 75% lo accetterà, verrà convalidato. Il gruppo inoltre ha precisato che la maggior parte degli avvocati delle persone che hanno fatto ricorso ha collaborato al suo sviluppo.

Il piano della società prevede il pagamento di 6,475 miliardi di dollari in 25 anni per risolvere il 99,75% del totale dei contenziosi. Le rimanenti cause legali pendenti saranno affrontate al di fuori del nuovo piano di risoluzione e J&J ha precisato di aver già risolto il 95% delle cause legate al mesotelioma (questo il nome del cancro derivato dall’amianto).

Lo scorso anno, il colosso americano aveva già presentato una proposta di transazione di 8,9 miliardi di dollari, ma un tribunale fallimentare l’aveva respinta. Sulla nuova offerta il vicepresidente del gruppo per gli affari legali Erik Haas ha precisato: “Questo piano è il culmine della nostra strategia di risoluzione consensuale annunciata in ottobre. Da quella data, il gruppo ha lavorato con gli avvocati che rappresentano la stragrande maggioranza dei ricorrenti per trovare una soluzione a questa controversia, che anticipiamo con questo piano”. Sempre a causa del talco, nel 2021 Johnson & Johnson era già stata condannata dalla Corte Suprema americana a risarcire le sue clienti per oltre due miliardi di dollari.

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