Joe Biden annuncia l’invio in Ucraina di 31 carri armati Abrams: “Non è una minaccia alla Russia”
"Ogni decisione è critica. Oggi annuncio l'invio di 31 carri armanti Abrams, i più potenti esistenti al mondo, manderemo anche altre attrezzature e addestreremo l'esercito ucraino per usarli. Ci vorrà tempo, dovranno essere integrati con l'esercito ucraino, di concerto con i nostri alleati. Sono grato alla Germania per l'invio dei tank Leopard e ringrazio tutti gli alleati per supportare l'Ucraina".
È quanto ha appena dichiarato il presidente Usa Joe Biden nel corso di una conferenza stampa da Washington.
L'obiettivo, ha sottolineato il presidente Usa, è quello di "difendere l'Ucraina e preservarne l'unità territoriale, non di attaccare la Russia. Continueremo a fare di tutto a supporto di Kiev. Putin si aspettava che non avremmo avuto questa determinazione, ma si sbagliava. Noi siamo uniti e continueremo a esserlo, ora più che mai. Questi carri armati sono la prova della nostra fiducia nei confronti dell'esercito ucraino".
Gli Abrams impiegheranno mesi per arrivare a Kiev, hanno detto alti funzionari dell'amministrazione a stelle e strisce, e richiederanno un addestramento approfondito per le truppe ucraine. Biden ha anche sottolineato che "il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina non sono una minaccia offensiva" per la Russia, ma serve solo ad aiutare Kiev a "difendere la sua sovranità".
E poi ancora: "Le truppe russe devono tornare al luogo in cui appartengono, la Russia. Questa guerra potrebbe finire oggi, è quello che vogliamo tutti: la fine della guerra".
Joe Biden ha citato anche l'Italia, per il fatto che "sta inviando artiglieria" in Ucraina, tra i Paesi a cui sono andati i suoi ringranziamenti per il "continuo impegno", insieme a Regno Unito, Francia, Norvegia, Canada, Slovacchia, Danimarca, Polonia
L'annuncio di Biden è arrivato al termine di una call avuta nel pomeriggio con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente francese, Emmanuel Macron, il premier britannico, Rishi Sunak e la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. "Ho avuto una lunga conversazione con loro. Siamo uniti nel sostegno all'Ucraina", ha ribadito nel corso della conferenza stampa.
La decisione degli Stati Uniti arriva a poche ore dall'annuncio del cancelliere tedesco Scholz dell'invio di 14 Leopard 2A6 all'Ucraina. "Sosteniamo l'Ucraina, ma non entriamo in guerra", ha chiarito Scholz.
"Grazie al presidente degli Stati Uniti Joe Biden per un'altra potente decisione di fornire gli Abrams all'Ucraina. Sono grato al popolo statunitense per il supporto alla leadership! È un passo importante sulla via della vittoria. Oggi il mondo libero è unito come mai prima d'ora per un obiettivo comune: la liberazione dell'Ucraina. Stiamo andando avanti", è stato il commento immediato via Twitter del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha commentato via Twitter la decisione di Biden di inviare carri armati all'Ucraina. "Accolgo con grande favore la leadership del presidente americano Joe Biden e degli Stati Uniti nel fornire carri armati Abrams all'Ucraina. Gli alleati Nato sono uniti nel nostro sostegno all'autodifesa dell'Ucraina", ha scritto, evidenziando che "insieme ai Challenger del Regno Unito e ai Leopard 2 della Germania, possono fare una differenza significativa nella guerra contro la Russia".