Jair Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile: eletto con oltre il 55% dei voti
Le presidenziali brasiliane si sono ormai concluse e Jair Bolsonaro è, di fatto, il nuovo presidente a tutti gli effetti, avendo raggiunto il 55,6% dei consensi e avendo battuto lo sfidante Haddad, rimasto fermo al 44,4% delle preferenze (i dati si riferiscono al 92% delle sezioni scrutinate, ndr). Nella giornata di oggi, 147 milioni di cittadini brasiliani sono stati chiamati alle urne per votare al ballottaggio delle presidenziali e scegliere i governatori di 13 stati e del Distretto Federale, dove si trova la capitale Brasilia. Le urne sono rimaste aperte dalle 8 del mattino alle 17 ora locale (le 21 in Italia) e gli sfidanti alla presidenza del Brasile erano due: il candidato della destra Jair Bolsonaro, sostenuto dal Partito Social Liberale e Fernando Haddad del Partito dei Lavoratori. Rispettivamente, al primo turno avevano ottenuto il 46% e il 29% dei voti ma la partita per le presidenziali non ha mai visto Bolsonaro potenzialmente perdente, stando ai sondaggi.
Tutti i sondaggi sulle intenzioni di voto fra i due turni, infatti, hanno visto Bolsonaro in vantaggio su Haddad, nonostante negli ultimi giorni abbiano registrato una riduzione significativa della distanza fra i due. L'ultimo sondaggio della Ibope attribuiva a Bolsonaro il 54% dei voti e ad Haddad il 46%, mentre l'ultimo di Datafolha vedeva Bolsonaro al 55% ed Haddad al 45%.
Jair Messias Bolsonaro sembra cunque destinato a diventare il primo politico d'estrema destra a guidare il Brasile dal 1984. Il 6 settembre scorso, Bolsonaro è stato accoltellato durante un comizio in strada, in Minas Gerais. Ha dovuto interrompere la sua campagna elettorale per essere operato e guarire dalle gravi lesioni agli organi intra-addominali. Bolsonaro è stato duramente contestato in più occasioni per le sue posizioni omofobe, misogine e razziste e per la sua visione nostalgica rispetto alla dittatura militare. Bolsonaro, soprannominato il "Trump brasiliano", è molto legato alle chiese evangeliche e il motto della sua campagna elettorale è stato "Il Brasile prima di tutto, Dio prima di tutto".