Italiana assassinata a New York
Trovata morta una ragazza italiana nel quartiere di Harlem, a New York. Si tratta di Rita Morelli, 36enne originaria della provincia di Pescara, che viveva negli Stati Uniti con il fidanzato. E' stato proprio lui a ritrovare il corpo senza vita della ragazza brutalmente assassinata. La pescarese è stata colpita da tre coltellate, due al petto ed una alla gola.
I colpi le sono stati fatali anche se l'autopsia ha avanzato anche l'ipotesi che fosse stata soffocata. Un assassinio brutale sul quale gli investigatori stanno avanzando come prima ipotesi l'aggressione a scopo di rapina. La polizia di New York sta concentrando i suoi sforzi verso i tossicodipendenti della zona, probabilmente alla ricerca di soldi negli appartamenti. Un delitto che sembra purtroppo simile, a stati invertiti, a quello di Meredith Kercher, quasi destinato come quello a diventare un caso giudiziario.
Un delitto capitato in una zona di Harlem, quella est, ritenuta dalle autorità abbastanza tranquilla ma che non ha potuto evitare la tragedia. La giovane, proveniente dalla cittadina di Spoltore, studiava all'Hunter College di Manhattan e si sarebbe dovuta laureare l'anno prossimo. Era a New York da cinque anni e pagava gli studi lavorando in un ristorante italiano. Lì aveva conosciuto il suo ragazzo che condivideva con lei lavoro e appartamento. Purtroppo è toccato a lui il difficile compito di arrivare per primo sul luogo del delitto, riconoscendo la fidanzata senza vita sul pavimento di casa.
Il giovane è stato il primo ad essere ascoltato dagl'investigatori che con il suo aiuto hanno ricostruito i dettagli della scena del delitto chiarendo che non è indagato. Le indagini invece stanno stringendo il cerchio anche intorno al vicinato, cercando di raccogliere delle possibili testimonianze. Proprio in questo senso sono arrivati i primi passa avanti raccogliendo le prime rivelazioni sulla dinamica. Infatti la donna è stata vista nella veranda del suo appartamento con un altro uomo ma sembrava tranquilla, sintomo che probabilmente conosceva l'aggressore, il che porterebbe le indagini su un'altra pista. Erano venti anni che un italiano non veniva assassinato un italiano a New York, come sottolineato dalle autorità statunitensi.