Istanbul, l’uomo salvo grazie al telefono: “Il proiettile ha colpito lo smartphone”
Sono probabilmente l'uomo più fortunato del mondo", ne è convinto Jacob Raak, piccolo imprenditore statunitense sopravvissuto alla strage di capodanno a Istanbul costata la vita a 39 persone tra cui molti stranieri. Una convinzione dovuta al modo rocambolesco con cui è riuscito a scampare alla morte mentre era a festeggiare con alcuni amici nell'esclusivo night club sulle sponde del Bosforo preso di mira dall'attentatore. Come ha raccontato lui stesso ai media Usa, a salvarlo infatti è stato il telefono che aveva in tasca e che ha deviato il proiettile che avrebbe altrimenti raggiunto un’arteria e ne avrebbe potuto causare la morte, secondo i medici che lo hanno soccorso e curato.
"Qualcuno ha cominciato a dire che aveva sentito degli spari, ma io non ci ho creduto, poi ho visto arrivare l'attentatore che ha iniziato a sparare" ha raccontato Jacob ancora sotto shock per quanto accaduto. L'uomo è stato subito raggiunto da un proiettile a una gamba ed è caduto a terra. Subito dopo ha finto di essere morto per cercare di salvarsi ma, secondo il suo racconto, l'attentatore ha iniziato a colpire le persone già a terra e ferite per finirle.
"Ho pensato che dovevo rimanere calmo, non mi son mosso e ho lasciato che mi sparasse" ha raccontato Jacob che vive a Greenville, nel Delaware, ma era in vacanza in Turchia. A questo punto un altro proiettile lo ha raggiunto ma ha colpito lo smarthpone che è andato distrutto ma ha deviato il colpo salvandolo. "Il secondo proiettile ha colpito il suo telefono che ha fatto da scudo, impedendo che venisse recisa un'arteria principale. I dottori ci hanno detto che il telefono gli ha probabilmente salvato la vita" ha spiegato il fratello.