Istanbul, esplode autobomba in pieno centro: almeno 38 vittime
È di almeno 38 morti e di 155 feriti il bilancio dell'attentato che ha colpito la sera di sabato 10 dicembre il centro di Istanbul. Un'autobomba è esplosa nei pressi dello stadio del Besiktas, a poche ore dal termine della partita della squadra locale con il Bursaspor. Stando a quanto riportano le agenzie, la zona, vicinissima al centro cittadino e molto frequentata. L'attacco è stato rivendicato dal gruppo estremista curdo Tak (Falconi per la liberazione del Kurdistan), nato da una costola del Pkk. "Non lasceremo il Paese a quelle canaglie, se pensano di spaventarci con questi attacchi", è stato il commento del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Tra le vittime e i feriti sembrano esserci molti poliziotti, che stavano terminando i controlli successivi all'incontro di calcio. Secondo alcuni commentatori, infatti, l'obiettivo dell'autobomba sarebbe stato proprio un pullman che trasportava gli agenti in servizio per la partita. Non c'è ancora un bilancio definitivo, ma sul luogo dell'esplosione sono molti i mezzi di soccorso che si stanno adoperando per fornire le prime cure del caso ai feriti. Tra le altre cose, in questi giorni sta cominciando nel Parlamento turco l'iter per la riforma della Costituzione promossa da Erdogan: si tratta di modifiche sostanziali all'architettura istituzionale dello stato turco, che si trasformerebbe in una Repubblica presidenziale.
Intanto, in tutto il Paese è stato dichiarato un giorno di lutto nazionale. Il premier Binali Yildirim ha ordinato bandiere a mezz'asta per commemorare le vittime, mentre il presidente Erdogan, come ha fatto sapere il suo ufficio, ha cancellato un viaggio che aveva in programma in Kazakistan.