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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israeliani in fuga a Cipro per sfuggire alla guerra: “Molti non sopportato più il rumore dei razzi”

“Ci sono persone che non riescono più a sopportare il rumore dei razzi che esplodono ogni giorno” ha spiegato il rabbino capo di Cipro. Molti cercano solo qualche giorno di tregua dalle sirene e dagli allarmi continui che ormai risuonano quasi incessantemente.
A cura di Antonio Palma
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"Più di 16mila persone sono arrivate a Cipro in cerca di pace da quel terribile giorno e oggi ogni giorno arrivano circa mille persone", sono i numeri elencati del rabbino capo di Cipro per descrivere la fuga degli israeliani dal loro Paese verso l'Isola per sfuggire ai missili e alla guerra contro Hamas e le altre organizzazioni islamiste dei Paesi vicini. Dal quel terribile 7 ottobre quando Hamas ha fatto irruzione nelle cittadine di confine facendo 1200 morti, sull'Isola del Mediterraneo orientale, a poche ore di volo da Israele, il flusso di persone non si è mai interrotto.

La fuga non risparmia nessuna categoria anche se ovviamente la maggior parte sono persone vulnerabili come donne, bambini e anziani. “Ci sono madri single, bambini traumatizzati, persone che non riescono più a sopportare il rumore dei razzi che esplodono ogni giorno" ha spiegato il rabbino Arie Zeev Raskin al Guardian, rivelando i numeri degli arrivi che mai prima si erano visti sull'Isola.

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La comunità ebraica locale è stata travolta da questi numeri anche se si sta facendo in quattro per dare una mano a trovare una sistemazione a chi arriva da Israele. Molti tra chi non ha parenti o amici affollano ora l’edificio di quattro piani che ospita il centro della comunità ebraica nel cuore di Larnaca, sulla costa sud-orientale di Cipro. “Potrei scrivere un libro su ciò che ho visto, atti di incredibile generosità da parte del popolo cipriota, atti che non ho visto in tutti questi ultimi 20 anni messi insieme” ha raccontato il rabbino al giornale britannico.

Molti in realtà sono a Cipro solo per trascorre una breve vacanza, qualche giorno di tregua dalle sirene e dagli allarmi continui che ormai risuonano quasi incessantemente da nord a sud di Israele. "Ci sentiamo al sicuro qui" spiegano i più giovani, assicurando di aver già programmato il volo di ritorno verso Israele.

Cipro però rimane ormai un'Isola strategica per quanto sta accadendo in Israele e a Gaza. Molti temono che se la guerra proseguirà ancora a lungo e se dovesse estendersi anche ad altri Paesi come il Libano, l'Isola rischia di trovarsi al centro di una ondata migratoria di rifugiati che difficilmente potrebbe accogliere senza l'intervento immediato della comunità internazionale

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