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Covid 19

Israele torna (quasi) alla normalità: da domenica non ci sarà più obbligo di mascherina all’aperto

Dopo il successo della campagna di vaccinazione contro il Covid, la più veloce del mondo, Israele compie un ulteriore e decisivo passo verso il ritorno alla normalità: da domenica non sarà più in vigore l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto dopo più di un anno, che resta solo per gli spazi chiusi.
A cura di Ida Artiaco
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Israele compie un nuovo, decisivo passo verso il ritorno alla normalità dopo il successo della campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Da domenica prossima, infatti, i cittadini non avranno più l'obbligo di portare la mascherina all'aperto. Lo riportano i media locali che citano una direttiva del ministero della Sanità, dopo un consulto con gli esperti, che hanno dato il via libera a questa nuova fase. La norma è stata introdotta circa un anno fa per arginare la diffusione del Coronavirus. Resta invece in vigore l'obbligo di indossarla al chiuso per evitare una ulteriore ondata della pandemia.

"Le mascherine hanno lo scopo di proteggerci dal Coronavirus", ha detto il ministro della Salute Yuli Edelstein. "Dopo che i nostri esperti hanno deciso che questo non è più necessario negli spazi aperti, ho deciso di eliminarne l'obbligo di utilizzo, che resta però nei luoghi chiusi". Israele, uscita nei mesi scorsi dalla terza ondata della pandemia, si sta godendo il successo della campagna di vaccinazione, la più veloce del mondo. In meno di tre mesi oltre la metà della popolazione, che conta in totale 9 milioni di persone, ha terminato il ciclo vaccinale ed è completamente immunizzata. Il che ha permesso di mantenere bassa la curva dei contagi nonostante le riaperture delle attività commerciali, dei ristoranti e delle riunioni che ci sono state in occasione delle vacanze per la Pasqua ebraica e del Memorial Day, che è stato festeggiato ieri da centinaia di persone che si sono riversate sulle spiagge e nei centri cittadini.

Ma buone notizie ci sono anche per i turisti. Dal 23 maggio prossimo, infatti, Israele consentirà l'ingresso nel paese di gruppi di viaggiatori come primo passo verso riapertura del Paese ai non cittadini. Lo hanno annunciato nei giorni scorsi il ministro del turismo Orit Farkash-Hacohen e quello della sanità che hanno raggiunto un accordo in questo senso. Le scelta di favorire i gruppi è stata spiegata con il fatto che questi sono più controllabili. Ai turisti sarà chiesto oltre la vaccinazione anche un tampone negativo prima della partenza e all'arrivo in Israele e un test sierologico che dimostri la presenza di anticorpi.

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