Israele-Libano, Netanyahu: “Colpiremo Hezbollah con tutta la nostra forza”
"Stiamo infliggendo a Hezbollah colpi che non potevano immaginare, lo stiamo facendo con la forza e con l'astuzia. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa" i civili israeliani al Nord. Ha gettato benzina sul fuoco il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che in un video pubblicato sui propri canali social ha reso ancora più tesa la situazione in Medioriente.
"Non posso spiegare tutto quello che stiamo facendo – ha affermato ancora nel filmato – ma posso dirvi una cosa: siamo determinati a far tornare a casa i nostri residenti in sicurezza. Stiamo assestando colpi a Hezbollah che non avrebbe mai immaginato", ha continuato. "Lo stiamo facendo con stratagemmi. Posso promettervi una cosa: non ci fermeremo finché non torneranno a casa".
Intanto, tutta la comunità internazionale sta lavorando per scongiurare una escalation nella Regione. Gli Stati Uniti vogliono a tutti costi prevenire con la diplomazia una "guerra in piena regola: il rischio di escalation nella regione è alto e so che siamo tutti molto concentrati su questo", ha sottolineato il Segretario di Stato Antony Blinken ai suoi omologhi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), in un incontro a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Anche rispetto ad una tregua a Gaza "ognuno di noi deve continuare a fare pressione su tutte le parti affinché prendano le decisioni necessarie per portare a termine questo accordo", ha aggiunto Blinken che – riporta la Cnn – ha anche invitato l'organizzazione regionale, composta da Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, a lavorare "per scoraggiare le attività destabilizzanti dell'Iran. Guardiamo anche alla Cisgiordania per garantire che la violenza contro i palestinesi innocenti cessi. Anche questo è fondamentale", ha detto.
Ad esprimere preoccupazione è stato anche il primo ministro britannico, Keir Starmer affermando che l'escalation del conflitto tra Israele e Hezbollah in Libano che si intensifica "quasi di ora in ora al momento" e ha ribadito la richiesta di cessate il fuoco nella regione. "Tutte le parti devono fare un passo indietro dall'orlo del baratro per ridurre l'escalation. Il conflitto «deve essere risolto con mezzi diplomatici".