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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israele lancia l’operazione ‘Spade di Ferro’ dopo attacchi di Hamas. Netanyahu: “Siamo in guerra’”

Pioggia di razzi lanciati da Gaza verso diverse zone Tel Aviv, Gerusalemme e altre zone del Paese. “Cittadini di Israele, siamo in guerra”, ha detto il premier israeliano. “E vinceremo”. Richiamati migliaia di riservisti per i combattimenti.
A cura di Biagio Chiariello
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L'IDF ha lanciato l’operazione “Spade di ferro”
L'IDF ha lanciato l’operazione “Spade di ferro”
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Dopo gli attacchi di questa mattina, 7 ottobre, da parte dei miliziani palestinesi di Hamas, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno lanciato l’operazione “Spade di ferro” contro obiettivi nella Striscia di Gaza.

Il premier Benyamin Netanyahu ha poi evidenziato: "Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un'operazione, è proprio una guerra". Il numero uno israeliano ha dato l'ordine all'esercito di richiamare i riservisti e di "rispondere alla guerra con irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora".

Il nemico – ha sottolineato – pagherà  un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo".

Il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant ha approvato un massiccio arruolamento di riservisti per i combattimenti.

Dalle 7 di questa mattina i combattenti di Hamas si sono infiltrati da terra, mare e aria e i miliziani hanno attaccato almeno in sette diversi punti. Un attacco senza precedenti che (nel momento in cui scriviamo) ha fatto già 6 morti e oltre 200 feriti.

Da Gaza sono in corso nutriti lanci di razzi, in parte intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome. Secondo Hamas, i razzi lanciati nella fase di apertura dell'operazione sono 5mila. Il gruppo palestinese Hamas afferma inoltre di aver sequestrato e portato nella Striscia di Gaza 35 israeliani, tra civili e militari.

"Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese": lo ha affermato il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. Unità scelte della polizia, ha aggiunto, sono state mobilitate ed inviate nella zona degli scontri.

Il comandante militare del gruppo palestinese Hamas, Mohammad Deif, ha chiamato la propria operazione militare ’Alluvione al-Aqsa’, con l’obiettivo di "porre fine alle violazioni” israeliane (“la profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e il costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”). "Se avete un'arma uscite di casa e usatela" ha detto.

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