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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israele: in sciopero della fame da 3 mesi muore leader palestinese detenuto senza accusa né processo

Khader Adnan, 44 anni, uno dei principali esponenti della Jihad islamica in Cisgiordania. è morto la scorsa notte dopo uno sciopero della fame di 87 giorni: era stato arrestato da Israele senza accusa né processo.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo uno sciopero della fame durato 87 giorni è morto in un carcere israeliano Khader Adnan, 44 anni, uno dei principali esponenti della Jihad islamica in Cisgiordania. Lo ha reso noto questa mattina il servizio carcerario israeliano, secondo cui nella notte il leader palestinese è stato trovato privo di sensi nella sua cella ed è stato trasferito in un vicino ospedale. Qui i medici ne hanno confermato il decesso.

Adnan era stato arrestato per le dodicesima volta all'inizio di febbraio con l'accusa di appartenere a un'organizzazione terroristica. Protagonista in passato di altri scioperi della fame, lo sceicco godeva di grande popolarità e la sua morte rischia di alimentare ulteriori violenze. Secondo le autorità di Tel Aviv "il detenuto, arrestato il 5 febbraio scorso, si era rifiutato di sottoporsi a visite mediche e di ricevere cure". I familiari di Adnan hanno invece accusato Israele di una serie di gravi negligenze nei suoi confronti. "È stato eliminato dalle autorità israeliane", ha affermato la associazione dei detenuti palestinesi.

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Cos'è la "detenzione amministrativa" israeliana

Padre di nove figli, Adnan era già stato arrestato 12 volte nella sua vita e complessivamente aveva trascorso in carcere non meno di otto anni prevalentemente in "detenzione amministrativa", tipologia di arresto in cui gli indagati sono detenuti a tempo indeterminato senza accusa e senza nessun processo. Come Adnan, Israele adotta questo regime carcerario per almeno mille detenuti palestinesi, il numero più alto dal 2003 secondo il gruppo israeliano per i diritti umani HaMoked.

Il governo di Tel Aviv sostiene che questa modalità permette alle autorità di contrastare più efficacemente gli attacchi terroristici e trattenere pericolosi palestinesi senza divulgare materiale sensibile riguardo i capi d'accusa. I palestinesi e le organizzazioni per i diritti umani affermano invece che il sistema, ampiamente abusato, nega agli indagati un giusto processo: la segretezza delle prove a loro carico rende impossibile ai detenuti amministrativi o ai loro avvocati di allestire una difesa.

Lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele

Di certo la morte di Khader Adnan rischia di gettare benzina sul fuoco in un conflitto in cui i livelli di violenza da mesi sono tornati altissimi. Non a caso poco dopo l'annuncio della morte del leader palestinese dalla Striscia di Gaza sarebbero stati sparati "due o tre razzi", che sono caduti in zone aperte senza provocare danni né vittime. In precedenza erano state attivate sirene di allarme nel kibbutz Saad, nel Negev. Da Gaza la Jihad islamica ha già accusato Israele di essere responsabile della morte in carcere di Adnan. "Questo crimine – ha avvertito in un comunicato – non passerà senza una reazione".

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