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Conflitto Israelo-Palestinese

Israele in massima allerta, Blinken avverte: “L’attacco dell’Iran potrebbe essere imminente”

Resta alta la tensione in Medio Oriente. L’offensiva dell’Iran e di Hezbollah contro Israele potrebbe avvenire a breve, già nelle prossime 24-48 ore, ha riferito il segretario di Stato americano Antony Blinken al G7. Il premier Benjamin Netanyahu ha convocato nella serata di ieri i responsabili della sicurezza israeliana per valutare un possibile attacco preventivo.
A cura di Eleonora Panseri
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Il segretario di Stato Usa Antony Blinken
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken
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L'attacco dell'Iran e di Hezbollah contro Israele potrebbe avvenire a breve, già nelle prossime 24-48 ore. È quanto riferito dal segretario di Stato americano Antony Blinken al G7.

Come riportato dal sito di notizie americano Axios, che cita fonti interne alla riunione, Blinken ha fatto sapere che Washington ritiene che un attacco dell'Iran a Israele potrebbe essere imminente, specificando anche che gli Stati Uniti non conoscono l'esatto timing dell'attacco, ma che potrebbe cominciare anche nella giornata odierna.

Israele potrebbe lanciare un attacco preventivo

Nel tentativo di per scoraggiare l'azione dell'Iran, Israele potrebbe considerare la possibilità di lanciare a sua volta un attacco preventivo, se dovesse scoprire prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare a sua volta un'offensiva.

Lo riporta il quotidiano israeliano Times of Israel, secondo cui il premier Benjamin Netanyahu ha convocato ieri sera i responsabili della sicurezza israeliana per una riunione a cui hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo di Stato Maggiore dell'esercito Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar.

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Durante l'incontro con Netanyahu, è stata discussa l'opzione di colpire l'Iran come misura di deterrenza – ha riferito Ynet – anche se i funzionari della sicurezza hanno sottolineato che una tale mossa sarebbe autorizzata solo se Israele ricevesse informazioni certe che confermino che Teheran sta per lanciare un attacco.

Massima allerta in Israele, risuonano sirene d'allarme nel Nord del Paese

Massima allerta dunque in Israele, dove nelle scorse ore un ufficiale e un soldato dell'esercito israeliano (Idf) sono rimasti feriti in modo non grave nella notte ad Ayelet HaShahar, nel nord del Paese, in seguito ad un attacco aereo del Libano.

L'Idf ha parlato del raid su Telegram senza tuttavia specificare il tipo di arma utilizzata nell'attacco. "Nell'alta Galilea sono stati identificati numerosi obiettivi aerei sospetti provenienti dal Libano – si legge nel messaggio -. Sono stati lanciati diversi intercettori verso gli obiettivi ed è stata identificata una caduta vicino ad Ayelet HaShahar".

I due feriti "sono stati evacuati in ospedale per ricevere cure mediche. Le loro famiglie sono state informate – prosegue l'Idf -. I Vigili del Fuoco di Israele stanno operando per spegnere un incendio scoppiato nell'area a seguito dell'attacco". Intanto, le sirene d'allarme stanno continuando a risuonare nel Nord del Paese.

Il presidente Usa Joe Biden convocherà il Consiglio di sicurezza

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Per discutere la situazione in Medio Oriente il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso che convocherà nella giornata di oggi, lunedì 5 agosto, il Consiglio di sicurezza nazionale proprio per discutere la situazione in Medio Oriente.

Prima dell'incontro, il presidente dovrebbe anche parlare con il re di Giordania Abdallah II, come riferisce l'agenzia Reuters.

Almeno 30 morti in israeliano contro due scuole e un ospedale

Sarebbe di almeno 30 morti il bilancio degli attacchi aerei israeliani lanciati ieri, domenica 4 agosto, che hanno colpito due scuole e un complesso ospedaliero a Gaza, mentre nello Stato ebraico un palestinese ha accoltellato a morte due persone in una città vicino a Tel Aviv, aumentando le tensioni tra le due parti in un momento in cui il paese si prepara all'attacco dell'Iran, considerato imminente.

Gli attacchi aerei israeliani su due scuole a Gaza City hanno ucciso almeno 25 persone che vi si erano rifugiate, mentre un altro attacco al cortile dell'ospedale di al-Aqsa ha ucciso almeno cinque persone e incendiato alcune tende degli sfollati, si legge sul Guardian.

L'ospedale è la principale struttura medica nella città centrale di Deir al-Balah, ma i suoi terreni sono diventati un insediamento informale per le persone che sono fuggite dalle loro case, molte delle quali sono state sfollate più volte mentre le truppe israeliane si spostavano attraverso la Striscia nei 10 mesi di guerra.

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