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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israele-Hamas, raid a Gaza City e Jabaliya: centinaia i dispersi. L’Iran: “Così la guerra si estenderà”

Ultimi aggiornamenti sulla guerra tra Hamas e Israele di oggi, domenica 3 dicembre: carri armati israeliani sono arrivati vicino a Khan Yunis, dove ai residenti è arrivato l’ordine di evacuazione. Attacchi anche a Gaza City e Jabaliya. L’Iran: “Se Israele non si ferma il conflitto si estenderà”.
A cura di Ida Artiaco
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Resta alta la tensione in Medioriente dopo i giorni di tregua tra Hamas e Israele. L'esercito di Tel Aviv sta intensificando nelle ultime ore le sue operazioni nella città di Khan Yunis, nel sud di Gaza, secondo quanto riporta il Jerusalem Post, e gli attacchi a Gaza City e Jabaliya. Mentre arriva anche la minaccia dell'Iran: "Se Israele se non ferma la guerra, allora il conflitto si estenderà".

Intanto, sembra essersi spezzato anche l'esile filo di un negoziato per riprendere lo scambio di prigionieri: si è arrivati a un "punto morto", hanno annunciato gli israeliani lasciando la sede delle trattative, Doha, in Qatar.

Carri armati vicini a Khan Yunis, nel sud della Striscia

Il portavoce arabo dell'Idf, Avichay Adraee, ha informato su X i residenti di Khan Yunis che l'esercito sta aumentando le sue operazioni nell'area per esortarli a evacuare da alcuni quartieri della città, allegando una mappa dettagliata che divide la città in piccole sottosezioni.

"Cari residenti della Striscia di Gaza, l'Idf ha rinnovato la sua vigorosa attività contro Hamas e altre organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza. Per la vostra sicurezza, vi esortiamo a spostarvi nei rifugi riconosciuti per gli sfollati", ha scritto Adraee su X. "Il rispetto degli ordini di evacuazione è il modo più sicuro per mantenere voi e le vostre famiglie al sicuro"‎. L'ordine è di raggiungere quanto prima la città di Rafah.

A quanto pare, mezzi blindati israeliani hanno superato la scorsa notte il Wadi Gaza e sono entrati nel settore meridionale della Striscia, assestandosi sulla arteria Khan Yunis-Deir el-Ballah. Altri blindati hanno preso posizione sulla spiaggia di Deir el-Ballah.

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Attacchi a Gaza City e Jabaliya, centinaia i dispersi

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha riferito che i bombardamenti avvenuti ieri nella Striscia di Gaza hanno distrutto un blocco di circa 50 edifici residenziali nel quartiere Shijaiyah di Gaza City e un edificio di sei piani nel campo profughi urbano di Jabaliya, alla periferia nord della città.

Secondo gli osservatori che citano la Mezzaluna Rossa palestinese, più di 60 persone sono state uccise negli attacchi a Shijaiyah e più di 300 sono rimaste sepolte sotto le macerie. Mahmoud Bassal, portavoce della Difesa Civile di Gaza, ha detto che i soccorritori non hanno bulldozer e altre attrezzature per raggiungere le persone sepolte sotto le macerie, confermando la stima della Mezzaluna Rossa di circa 300 dispersi.

Idf: "Colpiti tunnel Gaza, uccisi sette militanti Hamas"

Nelle ultime ore sempre le Forze armate israeliane hanno continuato ad attaccare anche altre infrastrutture di Hamas a Gaza: tra gli obiettivi c'erano i tunnel dell'organizzazione islamista, i comandi sul campo di Hamas e i depositi di munizioni.

Un'unità d'attacco della settima Brigata corazzata dell'esercito ha individuati e ucciso sette membri di Hamas utilizzando un drone. La marina israeliana, ha scritto ancora Idf, ha continuato a collaborare con le forze di terra e ha distrutto alcune infrastrutture navali del movimento che guida Gaza.

Intanto, dall'altro lato, il braccio armato di Hamas e quello della Jihad islamica affiliata hanno annunciato di aver lanciato razzi su Tel Aviv e altre città israeliane; secondo l'esercito israeliano i razzi lanciati sono oltre 250; due soldati sono rimasti uccisi.

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Iran: "Se Israele non si ferma la guerra si estenderà"

A agitare le acque è anche l'Iran. "Se gli attacchi e i crimini di guerra del regime israeliano contro Gaza e la Cisgiordania non si fermano, c'è la possibilità che la guerra si estenda", ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Iran, Hossein Amirabdollahian, citato dall'agenzia Irna, nel corso di una conversazione telefonica avvenuta in serata con l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell.

"Il regime sionista deve anche togliere l'assedio, permettere l'accesso all'enclave (della Striscia di Gaza) degli aiuti umanitari e mettere fine allo sgombero forzato dei palestinesi", ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran. Amirabdollahian, secondo Irna, ha anche detto che "le politiche di supporto da parte degli Stati Uniti incoraggiano il regime sionista a continuare la guerra, che di conseguenza si allarga". Borrell, ha continuato l'agenzia di stampa, ha detto che l'Ue preme per una soluzione diplomatica.

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