Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi che verranno liberati domani: tra loro il padre dei fratelli Bibas
Domani in Medio Oriente si terrà il quarto scambio di prigionieri tra Israele e Hamas, nell’ambito dell’accordo sulla tregua firmato tra Tel Aviv e l’organizzazione militare palestinese per il cessate il fuoco a Gaza. Per la prima volta, il gruppo rilascerà anche tre degli ostaggi sequestrati il 7 ottobre 2023.
La conferma è arrivata questa mattina, quando dall’enclave palestinese è giunta la notizia dell’invio dell’elenco dei nominativi a Tel Aviv. Secondo le prime indiscrezioni, inoltre, sarebbero stati resi noti i nomi delle persone coinvolte, nonostante la richiesta di riservatezza da parte di Israele, come riportato da Ynet. Lo Stato ebraico, infatti, ritiene che le famiglie degli ostaggi in procinto di essere liberati debbano essere informate direttamente dai funzionari, anziché apprendere la notizia dai media arabi o israeliani.
Chi sono i tre ostaggi che verranno liberati domani da Hamas
Nel giro di poche ore, tuttavia, l’ufficio di Netanyahu ha dato il via libera, confermando l’identità dei tre uomini che domani torneranno in libertà: Yarden Bibas, Ofer Calderon e Keith Schmonsel Siegel. Per alcuni di loro, l’incubo sta finalmente per finire; per altri, invece, resta la dolorosa consapevolezza di essere stati liberati mentre parte della propria famiglia è ancora nelle mani di Hamas.
È il caso di Yarden Bibas, padre dei piccoli Kfir e Ariel, di 2 e 5 anni, tra i più giovani ostaggi ancora detenuti. Da mesi Israele ne chiede il rilascio, ma finora senza successo. La famiglia Bibas era stata sequestrata il 7 ottobre 2023 nel loro appartamento nel kibbutz di Nir Oz, dove quel giorno circa 180 dei 400 residenti furono uccisi.
Hamas aveva dichiarato che la moglie di Yarden e i suoi due piccoli erano stati uccisi durante un bombardamento israeliano più di un anno fa, ma l'intelligence israeliana non ha trovato alcuna conferma.
Nello stesso kibbutz viveva anche Ofer Calderon, 54 anni. Insieme a due dei suoi quattro figli, Erez e Sahar, era riuscito a nascondersi in un rifugio, ma i miliziani erano riusciti a trovarli comunque.
Sarà rilasciato anche Keith Schmonsel Siegel, cittadino statunitense di 65 anni originario della Carolina del Nord, rapito insieme alla moglie Aviva, di 62 anni, nella loro casa nel kibbutz di Kfar Aza.