Israele-Hamas, Idf: “A Jabalia nuova operazione di terra”. Minacce all’Iran: “Attacchi come a Gaza e Beirut”
Continuano a soffiare venti di guerra in Medio Oriente alla vigilia del 7 ottobre. Nelle scorse ore almeno 24 persone sono state uccise e 93 ferite nel corso di due attacchi israeliani a una moschea e una scuola di Gaza, trasformate in rifugio, come riferito dall'ufficio stampa governativo di Gaza che accusa le forze israeliane di aver commesso "due brutali massacri" durante la notte.
Gli edifici presi di mira sono stati identificati come la moschea di Al-Aqsa e la scuola Ibn Rushd, al centro della Striscia di Gaza, a Deir al-Balah. Entrambe ospitavano centinaia di sfollati, ha precisato l'ufficio stampa. Nella struttura, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram dall'Idf, si trovava "un centro di comando e controllo" all'interno del quale "operavano i terroristi di Hamas". I bombardamenti seguono 27 assalti israeliani a 27 case e centri di sfollamento nella Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, sempre secondo la stessa fonte.
Questa mattina le truppe israeliane avrebbero anche circondando il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove Hamas si sta riorganizzando, malgrado i numerosi raid, fa sapere l'Idf, che poco prima ha detto di aver avvertito la popolazione palestinese locale, intimandole di evacuare la zona. "Le truppe della 401ma e della 460ma brigata sono riuscite a circondare la zona e stanno conducendo operazioni in quel settore", ha fatto sapere l'Idf. La nuova operazione di terra "andrà avanti per tutto il tempo necessario per distruggere sistematicamente le infrastrutture terroristiche nella zona" di Hamas, si legge ancora nel comunicato, citato dal Times of Israel.
Sempre l'esercito israeliano, tramite il suo portavoce di lingua araba, Avichay Adraee, ha invitato i residenti della periferia meridionale di Beirut, in Libano, ad "evacuare immediatamente". In particolare, il portavoce ha citato i quartieri di Burj al-Barajneh, Liliki e Haret Hreik, dove di trovano "strutture e interessi di Hezbollah", si legge in un messaggio pubblicato su X.
Solo nella giornata di ieri "circa 130 proiettili sparati dall'organizzazione terroristica Hezbollah hanno attraversato il Libano per entrare in territorio israeliano", ha spiegato l'Idf, aggiungendo che l'esercito israeliano "continuerà a operare contro la minaccia dell'organizzazione terroristica Hezbollah in difesa dello Stato di Israele e dei suoi residenti". E neppure l'Iran viene risparmiato dalle minacce di Israele. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si è rivolto a Teheran annunciando attacchi simili a quelli effettuati "a Gaza e Beirut".
Secondo i media iraniani, a sua volta Teheran ha preparato un piano per rispondere a un possibile attacco israeliano in risposta ai missili lanciati la scorsa settimana. "Il piano per la risposta necessaria a una possibile azione dei sionisti (Israele) è stato completamente preparato", afferma l'agenzia di stampa Tasnim, citando "una fonte informata" nelle forze armate. "Se Israele agisce, non ci saranno dubbi che verrà effettuato un contrattacco iraniano", aggiungendo che l'Iran "ha una lista di molti obiettivi israeliani" e che l'attacco iraniano di martedì "ha dimostrato che si può radere al suolo qualsiasi posto".