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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israele ha cacciato i responsabili dell’uccisione di 7 operatori umanitari di World Central Kitchen

L’esercito israeliano ha sollevato dal loro incarico i diretti responsabili dell’attacco al convoglio di World Central Kitchen: tra questi il comandante dell’unità di fuoco, un maggiore, un colonnello della riserva e il capo dello staff della Brigata.
A cura di Davide Falcioni
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L'inchiesta di Israele sull'uccisione di sette operatori umanitari a Gaza è arrivata a un punto di svolta. Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha infatti ammesso che "quell'incidente non sarebbe dovuto accadere perché contrario ai nostri standard operativi". Il capo delle forze armate di Tel Aviv ha spiegato che "coloro che hanno approvato il raid erano convinti di colpire operativi armati di Hamas e non impiegati di World Central Kitchen (WCK)". "L'attacco – si spiega – è un grave errore che deriva da una seria mancanza dovuta ad un'identificazione errata". A dire il vero di "gravi errori" Israele ne ha commessi decine di migliaia dopo il 7 ottobre: secondo l'agenzia ONU Ocha, infatti, le vittime accertate sono oltre 32mila, con almeno 75mila civili feriti.

Chi sono i funzionari dell'esercito sollevati dall'incarico

L'uccisione dei sette cooperanti di WCK, avvenuta lo scorso 1 aprile, ha avuto però conseguenze anche tra le fila dell'IDF. L'esercito israeliano ha infatti sollevato dal loro incarico i diretti responsabili del raid: tra questi il comandante dell'unità di fuoco, un maggiore, un colonnello della riserva e il capo dello staff della Brigata. Una nota di riprovazione è stata inviata anche al Comandante del Fronte sud dell'esercito.

Herzi Halevi
Herzi Halevi

IDF: "Credevamo che le auto di WCK trasportassero terroristi"

L'IDF ha poi fornito una ricostruzione di quanto accaduto lo scorso 1 aprile in base alle risultanze dell'indagine. "Le forze dell'ordine – è scritto – hanno identificato un uomo armato su uno dei camion degli aiuti e subito dopo un altro ancora". Dopo che le 3 auto hanno lasciato il deposito dove erano stati scaricati gli aiuti, "uno dei comandanti ha erroneamente pensato che gli uomini armati si trovassero all'interno delle auto e che si trattasse di terroristi di Hamas. Le forze dell'ordine non hanno identificato i veicoli in questione come associati al WCK". Peccato però che le insegne dell'Ong fossero state ben visibili sui tetti delle vetture bersagliate.

Ad ogni modo l'IDF ha affermato: "A seguito di un'errata identificazione da parte delle forze dell'ordine, le forze armate hanno preso di mira i tre veicoli della WCK sulla base dell'errata classificazione dell'evento e dell'errata identificazione dei veicoli come aventi a bordo agenti di Hamas, con il conseguente attacco che ha portato alla morte di sette operatori umanitari innocenti".

WCK: "Israele non può indagare in modo credibile"

I risultati dell'indagine son stati presentati agli ambasciatori internazionali e ai responsabili del World Central Kitchen, che ha commentato: "Le scuse dell'esercito israeliano per l'oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi rappresentano un freddo conforto. Le nostre operazioni rimangono sospese. L'IDF non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza".

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