Israele, Gantz lascia il governo. Appello di Netanyahu: “Non è il momento di abbandonare”
Si è dimesso il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. "Netanyahu ci impedisce di avanzare verso la vera vittoria", ha detto durante un intervento trasmesso in diretta dalle tv israeliane. "Le decisioni strategiche vengono affrontate con procrastinazione ed esitazione a causa di considerazioni politiche".
"Dopo il 7 ottobre, come hanno fatto centinaia di migliaia di israeliani, ci siamo messi a disposizione. Lo abbiamo fatto anche se sapevamo che si trattava di un cattivo governo. L'abbiamo fatto proprio perché sapevamo che era un cattivo governo", ha aggiunto. Il ministro dimissionario ha chiesto al premier di andare quanto prima alle elezioni, affermando che per Gaza occorre attuare il piano per il cessate il fuoco offerto dal presidente Usa Biden.
Mentre Benny Gantz stava ancora annunciando la sua decisione di lasciare il governo, il premier Benjamin Netanyahu ha chiesto che il leader del partito di Unità Nazionale rimanga invece al suo posto. Lo ha fatto con un messaggio su X: "Israele è impegnato in una guerra esistenziale su più fronti", ha scritto il premier mentre Gantz stava parlando. Quindi l’appello: "Benny, non è il momento di abbandonare la campagna: è il momento di unire le forze".
Netanyahu ha promesso di andare avanti fino alla vittoria e al raggiungimento di tutti gli obiettivi della guerra, dal rilascio degli ostaggi all’eliminazione di Hamas. "La mia porta rimarrà aperta a qualsiasi partito sionista disposto a farsi carico del peso e a contribuire a ottenere la vittoria sui nostri nemici e a garantire la sicurezza dei nostri cittadini", ha concluso Netanyahu.
Dopo l'uscita di Gantz, il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e leader dell'estrema destra ha chiesto di entrare nel gabinetto di guerra: "Ho chiesto al primo ministro di entrare nel gabinetto di guerra", ha dichiarato Ben Gvir in una lettera pubblicata su X.
Lascia intanto anche il comandante della divisione Gaza dell'Idf, il generale Avi Rosenfeld, che ha annunciato le sue dimissioni dall'esercito per il fallimento nella protezione dei cittadini rivelatosi con l'attacco di Hamas del 7 ottobre. In una lettera al capo del Comando Sud e al capo di stato maggiore dell'Idf, riporta The Times of Israel, Rosenfeld scrive che "il 7 ottobre ho fallito nella missione della mia vita di proteggere le comunità di confine di Gaza".
"Ho deciso di porre fine alla mia posizione di comandante della 143a Divisione e al mio servizio nell'Idf, come parte della mia responsabilità di comandante. Ognuno deve assumersi la responsabilità per la propria parte e io sono il responsabile della 143a divisione".