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Conflitto Israelo-Palestinese

Israele finisce nella “black list” ONU per i bambini insieme a Isis, al-Qaeda e Boko Haram

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha informato l’addetto alla difesa israeliano negli Stati Uniti della sua decisione di includere Israele nella lista nera dei Paesi e delle organizzazioni che danneggiano i bambini nelle zone di conflitto.
A cura di Davide Falcioni
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António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha informato l’addetto alla difesa israeliano negli Stati Uniti, il maggiore generale Hidai Zilberman, della sua decisione di includere Israele nella lista nera dei Paesi e delle organizzazioni che danneggiano i bambini nelle zone di conflitto. Questo elenco, che verrà diffuso nella sua interezza a fine mese, comprende già la Russia e gruppi terroristici come ISIS, al-Qaeda e Boko Haram.

La decisione di Guterres è ampiamente motivata dal numero di bambini uccisi in questi otto mesi di guerra a Gaza: decine di migliaia di bambine e bambini hanno perso la vita a causa delle bombe israeliane, mentre molti di loro sono dispersi da tempo, probabilmente morti sotto le macerie degli edifici distrutti. Non solo: secondo l'Unicef – agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia – circa il 90 per cento dei bambini di Gaza soffrono di malnutrizione e affrontano “gravi” minacce alla loro "sopravvivenza, crescita e sviluppo". Un rapporto, pubblicato ieri, ha messo a nudo l’"impatto catastrofico" dell’offensiva israeliana sull’enclave palestinese, che ha causato il “collasso” dei sistemi alimentare e sanitario.

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Israele, inoltre, è accusata di genocidio dalla Corte internazionale di giustizia, la cui ultima sentenza ha ordinato a Tel Aviv di interrompere immediatamente le sue operazioni nella città meridionale di Rafah, dove oltre un milione di palestinesi avevano cercato rifugio. Ancora una volta, però, lo stato ebraico ha deciso di ignorare l'ordine del massimo organismo di giustizia dell'ONU.

Netanyahu: "L'Idf è l'esercito più morale del mondo"

Eppure, nonostante le evidenze, la decisione del segretario generale dell'ONU ha scatenato l'ira dell'ambasciatore al Palazzo di Vetro, Gilad Erdan, che si è detto "scioccato e disgustato". "È una decisione immorale che aiuta il terrorismo e premia Hamas. L'unico che oggi viene inserito nella lista nera è il segretario generale: vergognatevi!", ha affermato. A fargli eco il premier Benyamin Netanyahu: "L'ONU si è messa oggi nella lista nera della storia quando si è unita ai sostenitori degli assassini di Hamas. L'Idf è l'esercito più morale del mondo e nessuna decisione delirante dell'ONU potrà cambiare questa realtà".

"Un atto cialtronesco da parte del Segretario generale dell'ONU: un passo che avrà conseguenze sulle relazioni di Israele con le Nazioni Unite", ha aggiunto  il ministro degli esteri israeliano Israel Katz, secondo cui "la decisione di includere l'Idf nella lista spetta interamente a Guterres ed è un'ulteriore prova della sua ostilità nei confronti di Israele e del suo deliberato disprezzo, non per la prima volta, dell'attacco di Hamas del 7 ottobre e del diritto di Israele alla difesa". "Guterres che ha scelto di ignorare i crimini sessuali di Hamas, nonostante il rapporto scritto dal Rappresentante Speciale Onu Patten".

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