Israele dopo l’attacco dell’Iran: “Ci saranno gravi conseguenze, agiremo dove e quando decideremo”
L'attacco dell'Iran nei confronti di Israele è terminato, stando a quanto riportato dall'Idf, le Forze di difesa israeliane. Il portavoce delle forze armate, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha parlato dopo il "grave attacco" subito da Israele, e ha chiarito che ci saranno "conseguenze". Intanto, il Comando interno dell'esercito di Tel Aviv ha annunciato che i cittadini del Paese possono abbandonare i rifugi anti-bombardamento – avvisando i residenti anche con messaggi inviati tramite il sistema di allerta automatico. Lo spazio aereo sul Paese è stato riaperto.
Le forze armate israeliane inizialmente avevano comunicato che non c'erano state vittime né feriti, ma si trattava solo di una stima iniziale. Pochi minuti dopo, il governatore di Gerico (città della West Bank) ha fatto sapere che un uomo palestinese sarebbe morto vicino alla città quando un missile è caduto nelle vicinanze. L'uomo, originario di Gaza, sarebbe stato colpito da schegge derivanti dall'impatto. Le valutazioni sulla situazione sono ancora in corso.
Hagari ha fatto sapere che al momento non si segnalano "ulteriori minacce aeree dall'Iran" e che il bombardamento si può ritenere concluso. Tuttavia, il governo di Teheran avrebbe comunicato "tramite il ministero dell'Intelligence) di essere entrato in "stato di guerra". Il bilancio dell'Idf per il momento è che siano stati lanciati quasi 200 missili. Molti sarebbero stati fermati dalla difesa aerea israeliana (il noto Iron Dome), alcuni anche dai sistemi statunitensi presenti nella regione. Alcuni invece sarebbero caduti nell'area centrale e in quella meridionale del Paese.
In ogni caso, Israele resta in stato di massima allerta. L'iniziativa iraniana di oggi "avrà delle gravi conseguenze", ha sottolineato il portavoce: "Abbiamo dei piani, e agiremo quando e dove decideremo". Come diversi analisti militari stanno osservando, dopo le azioni di Israele e la risposta dell'Iran, saranno i prossimi passi a decidere quale sarà l'esito della tensione in Medio Oriente. Finora, l'escalation ha portato a numerosi attacchi, coinvolgendo anche il Libano.