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Israele dice che decine di combattenti di Hamas si sono arresi, una Ong: “Sono civili arrestati”

A Gaza la situazione umanitaria continua a essere tragica. Israele annuncia di aver fatto prigionieri decine di combattenti ha Hamas, ma secondo una Ong si tratterebbe di civili arrestati.
A cura di Annalisa Girardi
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Israele ha fatto sapere di aver fatto decine di prigionieri tra i combattenti di Hamas, che si sarebbero arresi in massa. Per l'Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, invece, si tratterebbe di civili arbitrariamente arrestati. Intanto la situazione a Gaza continua a essere tragica: durante i giorni di tregua della scorsa settimana, erano fino a due centinaia i camion che entravano nella Striscia per portare aiuti, un numero che si è poi drasticamente ridotto quando i combattimenti sono ripresi. Ieri il numero di vetture con aiuti umanitari si è fermato a 69. La situazione a Gaza continua a essere catastrofica, con ben 21 ospedali completamente fuori servizio.

Le autorità israeliane nel frattempo hanno fatto sapere di aver compiuto solo ieri 450 attacchi nella Striscia, mentre continua la pressione sulla roccaforte di Hamas a Khan Yunis. Secondo l'agenzia Wafa cinque palestinesi sono stati uccisi in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Al-Fara, a sud di Tubas, nei pressi di Nablus in Cisgiordania.

"Siamo molto preoccupati per tutti i civili coinvolti, per gli abitanti di Gaza e per gli ostaggi. Chiediamo a Israele di evitare la morte di innocenti, specie dei bambini. Mi rendo conto che se Hamas continuerà a lanciare missili, la risposta di Gerusalemme continuerà ad essere dura. Israele ha diritto a difendersi, ma deve rispettare il diritto internazionale", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a La Stampa.

"L'Italia è impegnata per cercare di alleviare la crisi umanitaria, con una nave al porto di Al Arish in Egitto attrezzata con capacità chirurgiche e sanitarie per prestare assistenza ai civili feriti. A bordo abbiamo creato una piccola Onu umanitaria, nella quale operano medici e sanitari di alcuni Paesi, anche del Qatar. Siamo pronti a costruire un ospedale da campo anche dentro Gaza, appena le condizioni lo renderanno possibile". Per Tajani il rischio di allargamento del conflitto rimane reale e lo dimostrerebbero i missili dallo Yemen. "Non cadremo nella trappola di Hamas anche perché coltiviamo un dialogo continuo e un rapporto positivo con tutti i Paesi arabi".

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