Israele bombarda il nord e il centro di Gaza: almeno 30 morti, molti sono bambini
È di almeno 30 morti il bilancio di una serie di attacchi aerei condotti dall'aviazione israeliana nella Striscia di Gaza nelle ultime ore. A renderlo noto media e fonti mediche palestinesi, secondo le quali venti vittime sono state registrate a seguito di un raid su due edifici residenziali a Beit Lahiya. Tra loro ci sarebbero anche tredici minori. Altre sei persone sono state uccise in altri due distinti attacchi aerei israeliani a Gaza City e nuovamente a Deir Al-Balah. A questi, devono sommarsi i quattro morti ad Al-Zawayda, nel centro della Striscia, intorno alla mezzanotte di oggi. Anche in questo caso tra le vittime si segnalano due bambini.
Poco prima di bombardare Beit Lahiya, nell'estremo nord della Striscia di Gaza, l'esercito israeliano ha lanciato volantini sulla popolazione intimando ai residenti di lasciare immediatamente la città. "A tutti coloro che sono rimasti nelle loro case e nei loro rifugi, state rischiando la vita. Per la vostra sicurezza dovete dirigervi a sud", recitava il volantino scritto in arabo. Ben pochi dei gazawi presenti, ormai stremati dai continui ordini di evacuazione impartiti dall'IDF, sono riusciti a mettersi in salvo e raggiungere zone sicure (ammesso che ve ne siano). Alle difficoltà logistiche dello spostarsi in un territorio preso di mira dai bombardamenti infatti si devono aggiungere le condizioni in cui versa l'intera popolazione della Striscia di Gaza, costretta anche a subire le conseguenze di un assedio che ha privato milioni di persone di cibo, acqua e medicinali. In queste condizioni evacuare una città con anziani, malati e bambini è semplicemente impossibile.
Secondo l'ultimo bilancio diffuso dal ministero della Sanità di Gaza, nel territorio palestinese le vittime del conflitto sono 43.374 dall'inizio della guerra con Israele, più di un anno fa. Almeno 33 persone sono state uccise in 24 ore, afferma la nota, aggiungendo che 102.261 persone sono state ferite nella Striscia durante lo stesso periodo.