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Conflitto Israelo-Palestinese

Israele attacca il Libano, 558 morti tra cui 50 bambini: “Nessuna tregua, accelereremo le operazioni”

Ultime notizie sullo scontro Israele-Libano di oggi, martedì 24 settembre: secondo le Idf sono state colpite nella notte “decine di obiettivi di Hezbollah in numerose regioni del sud del Paese”. Voli da e per Tel Aviv previsti per oggi. Borrell: “Siamo quasi in una guerra a tutti gli effetti”.
A cura di Ida Artiaco
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Preoccupa sempre di più la situazione in Medio Oriente, dove nella notte Israele ha continuato a bombardare il Libano, colpendo "decine di obiettivi di Hezbollah in numerose regioni del sud del Paese", hanno precisato le Idf, mentre l'artiglieria ha colpito altri obiettivi ancora nelle zone di Ayta al-Shab e Ramyeh.

Da ieri i jet da combattimento dell'Aeronautica militare israeliana hanno distrutto circa 1.600 strutture di Hezbollah in diverse aree del Libano, hanno annunciato le Forze di difesa israeliane, aggiornando il precedente bilancio di 1.300 obiettivi colpiti in 24 ore. I bombardamenti si sono concentrati nel sud del Paese e nella nordorientale Valle della Bekaa. Gli obiettivi distrutti – viene specificato – includevano lanciatori, centri di comando e strutture militari del movimento sciita appoggiato dall'Iran.

"Non dobbiamo dare tregua a Hezbollah, accelereremo le operazioni offensive", ha dichiarato il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi nella sua valutazione della situazione attuale tra Israele e il gruppo sciita filoiraniano. "Dobbiamo continuare a lavorare con tutte le nostre forze. La situazione richiede un'azione continua e vigorosa in tutti i settori", ha detto.

Secondo i media locali, la giornata di ieri, con almeno 492 morti di cui almeno 35 bambini e 58 donne e oltre 1.600 feriti, è stata la singola giornata più sanguinosa per il Libano dalla fine della lunga guerra civile del 1975-1990. Ma intanto il bilancio delle vittime è aumentato ancora ed è salito a 558, tra cui 50 bambini. Lo ha affermato il Ministero della Salute libanese, come riporta Al Jazeera. Secondo le Nazioni Unite, decine di migliaia di persone sono fuggite dalle violenze nelle ultime 24 ore.

Tra le vittime compare anche il comandante di spicco di Hezbollah a capo dell'unità missilistica del gruppo Ibrahim Qubaisi. Lo hanno riferito due fonti della sicurezza libanese citate da Reuters e rilanciate dal Times of Israel. In precedenza il portale Ynet aveva identificato Qubaisi come l'obiettivo dell'attacco dell'Idf nel distretto nella capitale libanese.

Proprio a causa dell'intensificarsi degli scontri tra Israele e Hezbollah in Libano, le compagnie aeree Iberia, British Airways, Lufthansa, United Airlines, Delta Airline, Wizz Air, Austrian Airlines, Ryanair, EasyJet, Vueling, Air India, Croatia Airlines hanno cancellato i voli da e per Tel Aviv fino alla fine di ottobre, altri fino all fine di dicembre, altre ancora fino a data da stabilire. A Beirut, invece, le scuole resteranno chiuse, così come nelle aree di Megido, Yokneam Illit, Daliyat al-Karmel e Isfiya a Nord di Israele.

Su quanto sta succedendo in Medio Oriente è intervenuto nelle scorse ore il vicepresidente della Commissione europea ed alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell che ha detto che gli scontri crescenti tra Israele e Hezbollah minacciano di far precipitare tutta la Regione in una guerra totale. "Posso dire che siamo quasi in una guerra a tutti gli effetti", ha detto a New York. "Stiamo assistendo a più attacchi militari, più danni, anche collaterali, più vittime", ha aggiunto l'alto rappresentate Ue riferendosi ai combattimenti con il Libano. "Tutti devono mettere tutta la loro capacità per fermare" quanto sta accadendo. Riguardo alla Striscia di Gaza, il vicepresidente della Commissione europea ha detto che "nonostante tutta la capacità diplomatica dispiegata nulla è riuscito a fermare la guerra", e ha accusato entrambe le parti di "temporeggiare".

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