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Israele sta già somministrando la terza dose di vaccino Covid agli over 60: è il primo Paese al mondo

Il governo israeliano ha dato il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino anti-Coronavirus, per chi ha già completato le prime due, da domenica prossima. L’inoculazione avverrà unicamente col siero sviluppato da Pfizer, mentre la platea è circoscritta a chi ha compiuto almeno 60 anni.
A cura di Biagio Chiariello
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In Israele chi ha superato i 60 anni e si è già completamente vaccinato contro il Covid 19 potrà ricevere, a partire da domenica, una terza dose di Pfizer, a condizione che siano trascorsi almeno cinque mesi dalla somministrazione della seconda. Lo ha fatto sapere il primo ministro Naftali Bennett. Il presidente Isaac Herzog, che compirà 61 anni a settembre, è stato il primo a ricevere il nuovo richiamo nella giornata di oggi, venerdì 30 luglio.

Perchè serve la terza dose di vaccino contro il Covid

Israele è il primo Paese al mondo a compiere un passo simile. La decisione è arrivata a seguito del parere di un team di esperti che ha consigliato di passare alla distribuzione della terza dose dopo aver notato un calo nell'efficacia del vaccino Pfizer fra quanti sono stati immunizzati sei mesi fa. I dati – in attesa di essere corroborati da altri ricercatori o pubblicati su una rivista scientifica – evidenziano che in generale l’efficacia è passata dal 96 all’84 per cento nel corso dei sei mesi presi in considerazione; la protezione contro le formi gravi del coronavirus si è invece mantenuta alta, confermando l’utilità del vaccino nel prevenire i ricoveri e i decessi dovuti all'infezione.

In Israele aumentano le infezioni da Coronavirus

La decisione arriva nel bel mezzo di un'ondata di infezioni in Israele. Da tre giorni si registrano più di duemila nuovi casi quotidiani. Mentre il numero di nuovi positivi in media a settimana è in aumentano dalla fine di giugno. La preoccupazione chiaramente riguarda la diffusione della variante Delta del Covid. "I risultati mostrano che c'è un declino dell'immunizzazione dell'organismo nel tempo", ha detto Bennett in un briefing nella giornata di ieri. "L'obiettivo della dose supplementare è farla risalire e quindi ridurre significativamente le possibilità di infezione e malattia grave".

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