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Israele, Ariel Sharon è in fin di vita

L’ex primo ministro di Israele, da quasi otto anni in coma profondo, rischia la morte dopo un intervento chirurgico non riuscito e un blocco renale.
A cura di Redazione
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Ariel Sharon, il primo ministro israeliano in coma profondo dal 4 gennaio 2006, sarebbe in fin di vita. Un blocco renale, riferiscono i media israeliani, avrebbe peggiorato di colpo le condizioni di Arik, la cui carriera politica fu spezzata da una grave emorragia cerebrale. Sharon non ha mai ripreso conoscenza in quasi otto anni di degenza. È immobilizzato in una stanza di ospedale davanti allo schermo di un televisore sintonizzato sul National Geographic. Qualche anno fa i figli avevano progettato di trasferirlo e casa, in un ranch, ma il progetto è andato in fumo: troppe complicazioni. Due mesi fa quello che è sempre stato considerato il "falco" della politica israeliana è stato sottoposto ad un intervento chirurgico che a quanto pare non avrebbe dato esiti positivi. E da allora, le sue condizioni di salute si sono aggravate. Al capezzale di Sharon in serata è arrivato il figlio Ghilad che ha confermato alla stampa la gravità della situazione.

Aggiornamento 5 gennaio, ore 21.00 – Il direttore del Centro medico Tel ha-Shomer nel quale è ricoverato Ariel Sharon, Zeev Rothstein, ha dichiarato: L’ex premier israeliano può morire da un momento all’altro. Il cuore di Ariel Sharon resiste meglio di quanto avremmo potuto immaginare, ma sono più pessimista di prima“. L’equipe medica che segue Sharon ha confermato che l’ex premier potrebbe morire da un momento all’altro, indipendentemente da un lieve miglioramento della pressione sanguigna.

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