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Israele approva piani per un’offensiva in Libano, gli Usa: “Evitare guerra regionale più ampia”

Dopo l’ennesima giornata di tensioni al confine nord dello Stato ebraico, l’esercito israeliano ha annunciato che i piani operativi per un’offensiva in Libano sono stati “approvati e validati”. Il portavoce del Pentagono Patrick Ryde commenta: “Nessuno vuole vedere una guerra regionale più ampia”.
A cura di Eleonora Panseri
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Dopo l'ennesima giornata di tensioni al confine nord dello Stato ebraico, l'Idf ha annunciato che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e validati", accelerando "la prontezza delle forze sul terreno". A riferirlo è il quotidiano Times of Israel.

I piani hanno ricevuto il via libera dal capo del Comando nord dell'Idf, generale Ori Gordin, e dal capo della Direzione delle operazioni, generale Oded Basiuk.

"In una guerra totale, Hezbollah sarà distrutto e il Libano sarà duramente colpito", aveva scritto su X poche ore fa il ministro degli Esteri Israel Katz commentando il video degli Hezbollah con immagini di un drone sul nord di Israele e sul porto di Haifa.

"Nasrallah – si leggeva ancora nel post – oggi si vanta di aver fotografato i porti di Haifa, gestiti da grandi compagnie internazionali provenienti dalla Cina e dall'India, e minaccia di danneggiarli. Siamo molto vicini al momento di decidere se cambiare le regole del gioco contro Hezbollah e il Libano. Israele pagherà un prezzo ma ristabiliremo la sicurezza per i residenti del Nord".

L'annuncio dei militari israeliani arriva dopo mesi di attacchi di Hezbollah e dei gruppi palestinesi alleati sul nord di Israele: i miliziani sciiti, alleati dell'Iran, avevano aperto le ostilità già a poche ore dal 7 ottobre, in solidarietà con Hamas. In una situazione che sembra precipitare, gli Stati Uniti stanno cercando di evitare l'escalation.

L'inviato speciale del presidente Usa Joe Biden, Amos Hochstein, dopo la tappa in Israele, è arrivato a Beirut proprio per incontrare la leadership libanese ed esortare le parti ad evitare "una guerra più grande". Anche se nella giornata di oggi non si sono fermati i razzi e i droni lanciati da Hezbollah, seguiti da raid dello Stato ebraico oltre confine.

Il tutto in una guerra mai dichiarata apertamente. "Credo che né Israele né Hezbollah vogliano effettivamente l'espansione del conflitto", ma "con quello che accade ogni giorno c'è uno slancio in questa direzione", ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken.

E, secondo quanto arriva dal Pentagono, anche gli Stati Uniti non vogliono una guerra regionale più ampia in Medio Oriente. "Non entrerò in ipotesi e speculazioni su cosa potrebbe accadere, a parte dire che nessuno vuole vedere una guerra regionale più ampia", ha detto ai giornalisti il maggiore generale Patrick Ryder, portavoce del Pentagono, quando gli è stato chiesto della mossa di Israele sull'approvazione dei piani operativi per la guerra in Libano.

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