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Israele, anziano morto dopo aver contratto il Covid due volte da ceppi distinti

La vittima, residente in una casa di cura, aveva contratto la prima volta il Covid-19 ad agosto, ma era stato dichiarato guarito. La reinfezione – provocata da un ceppo distinto – si è manifestata a novembre, quando a causa delle difficoltà respiratorie è stato necessario il ricovero in una struttura specializzata. Purtroppo i medici non hanno potuto far nulla per salvarlo.
A cura di Biagio Chiariello
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Un uomo di 74 anni è deceduto in Israele dopo aver contratto il coronavirus per la seconda volta. Sarebbe stato infettato da due diversi ceppi della SARS-CoV-2. Il caso è stato registrato allo Sheba Medical Center, nei pressi di Tel Aviv, ed è stato reso noto al termine di una serie di accertamenti, molti giorni dopo la morte del paziente. L'uomo, residente in una casa di cura, aveva contratto la prima volta il Covid-19 ad agosto. È stato curato presso il Rabin Medical Center di Petah Tivka, dove si è ripreso; è stato sottoposto a tre tamponi che hanno tutti dimostrato che non era più infetto. Tuttavia, a novembre si è ammalato di nuovo con i sintomi del COVID-19 ed è stato ricoverato al Sheba Medical Center di Ramat Gan. I medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita ed è morto tre settimane fa, secondo quanto riferito all'epoca dall'emittente pubblica Kan.

Il capo delle malattie infettive dello Sheba Medical Center, Galia Rahav, ritiene che sia “molto preoccupante se una persona può ammalarsi di Covid-19 più volte quando il virus muta”. “Quale sarà il ruolo del vaccino in questa situazione?” si è chiesto ancora Rahav, secondo le dichiarazioni raccolte dal Times of Israel. "Questo è uno di quei casi in cui è chiaro che si tratta di una reinfezione e che non vi è dubbio che il defunto si fosse effettivamente ripreso completamente per la prima volta", ha aggiunto la prof.ssa Rahav al sito web di notizie Ynet. "Questi sono due ceppi di virus completamente diversi." Il caso è stato presentato al Ministero della Salute e all'Organizzazione Mondiale della Sanità, che studierà casi simili sospetti di reinfezione.

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