Israele accusa: “I fratellini Bibas uccisi a mani nude”. Domani Hamas libera altri 6 ostaggi: chi sono

Domani, sabato 22 febbraio, verranno rilasciati altri sei ostaggi israeliani. Lo ha annunciato ufficialmente Hamas rendendo noti anche i nomi dei prigionieri. Sono Tal Shoham, 40 anni, Omer Shem-Tov, 22, Eliya Cohen, 27, Omer Wenkert, 23, Avera Mengistu, 38, e Hisham al-Sayed, 37.
Sono gli ultimi dei 33 ostaggi vivi che saranno rilasciati nella prima fase dell'accordo raggiunto tra Israele e Hamas. Le famiglie dei sei uomini erano già state avvisate dalle autorità israeliane nella giornata di martedì 18 ma oggi è arrivata la conferma ufficiale.
Al-Sayed e Mengistu sono tenuti prigionieri a Gaza da oltre un decennio, dopo essere entrati nella Striscia di loro spontanea volontà. Gli altri sono stati rapiti il 7 ottobre 2023, tre di loro dal Nova Festival, Shoham dal kibbutz Be'eri (rapito insieme ad alcuni familiari già liberati nel novembre 2023).
Domani Israele rilascerà anche 602 detenuti palestinesi
Domani Hamas dovrebbe restituire anche quattro corpi di ostaggi morti durante la prigionia. Hamas ha riferito anche che Israele rilascerà 602 detenuti palestinesi in cambio dei sei ostaggi che torneranno domani.
Secondo i miliziani, l'elenco comprende 50 detenuti che scontano condanne all'ergastolo, 60 che scontano condanne lunghe. Saranno rilasciati anche 47 detenuti riarrestati dopo essere stati rilasciati in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit nel 2011, così come 445 detenuti arrestati a Gaza durante la guerra.
L'Idf accusa: "I fratellini Bibas uccisi a mani nude dai terroristi"
Intanto, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno fatto sapere che i due fratellini Ariel e Kfir Bibas "sono stati brutalmente assassinati" dagli uomini che li hanno rapiti . Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, sottolineando che "i terroristi non hanno sparato ai due bambini. Li hanno uccisi a mani nude".

I corpi delle due giovanissime vittime, di 4 anni e 9 mesi, sono stati riconsegnati a Israele ieri, giovedì 20 febbraio. Hagari, citato dai media locali, ha aggiunto che Israele ha condiviso quanto scoperto con i suoi alleati in tutto il mondo.
Nella serata di oggi Al Jazeera ha riferito che Hamas ha "consegnato poco fa il corpo dell'ostaggio israeliano Shiri Bibas alla Croce Rossa". Le aurorità israeliane però non confermano al momento la notizia. Lo riferiscono i media israeliani, aggiungendo che l'Idf sta verificando. Il corpo della donna doveva essere tra quelli consegnati a Israele ieri, ma all'esame del dna è risultato appartenere a un'altra donna.
"Hamas non ha rispettato l'accordo, noi chiediamo che Shiri Bibas venga riportata in patria al più presto. Il corpo è quello di una donna anonima e di nessun altro rapito. La mancata restituzione di Shiri è una violazione dell'accordo", ha detto ancora il portavoce dell'Idf.
Il gruppo ha replicato dicendo di non avere alcun interesse a "trattenere i corpi" degli ostaggi israeliani morti e che sta esaminando lo scambio avvenuto ieri "con la massima serietà".
"Segnaliamo anche la possibilità di un errore o di una sovrapposizione per quanto riguarda i corpi, che potrebbe essere il risultato dell'occupazione che ha preso di mira e bombardato il luogo in cui la famiglia si trovava con altri palestinesi", ha affermato Hamas in una dichiarazione pubblicata su Telegram e ripresa da al Jazeera.
La famiglia Bibas in un video ha invece denunciato la "responsabilità di Israele" per la morte dei due bambini e ha detto di "aspettare" il ritorno di Shiri. "Stiamo ancora aspettando Shiri e siamo estremamente preoccupati per lei", ha detto Ofri Bibas Levy, sorella di Yarden Bibas, in un video pubblicato su X dal Forum delle famiglie degli ostaggi e degli scomparsi.
"Ieri abbiamo ricevuto la devastante notizia dell'omicidio in cattività di Ariel e Kfir. – ha detto la donna – Abbiamo aspettato la certezza, ma non porta alcun conforto – solo profondo dolore. I miei dolci nipoti sono stati presi vivi dalla loro casa e uccisi da una crudele organizzazione terroristica mentre erano in cattività. Non meritavano un tale destino. Il nostro doloroso viaggio, che è già durato 16 mesi, non è finito. Il 7 ottobre continua. Stiamo ancora aspettando Shiri e temiamo per il suo destino".
Denunciando la "responsabilità di Israele" nella morte dei bambini Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri, Bibas Levy ha ricordato che lo Stato ebraico si era impegnato a "riportarli a casa vivi". "Primo ministro Benjamin Netanyahu, non abbiamo nemmeno ricevuto le sue scuse in questi tempi difficili – ha aggiunto – Non stiamo cercando vendetta adesso, vogliamo Shiri".
"Presidente Trump – ha detto ancora la donna – vi chiedo di aiutare Israele e la nostra famiglia a completare questa importante missione. Ringraziamo tutti per il loro sostegno e chiediamo che la privacy della famiglia sia rispettata. Luli e Firfir, mi dispiace, non posso ancora piangere per voi. Stiamo aspettando mamma Shiri."