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Conflitto Israelo-Palestinese

Israele accetta la proposta dei mediatori: “Colloqui per cessate il fuoco a Gaza riprenderanno il 15 agosto”

Ricominceranno il 15 agosto i colloqui per la tregua a Gaza. Israele ha accettato la proposta di Usa, Qatar ed Egitto che in una nota congiunta chiedevano di tornare a Doha o al Cairo per chiudere l’accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi.
A cura di Eleonora Panseri
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
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I colloqui per il cessate il fuoco a Gaza riprenderanno il 15 agosto. Israele ha accettato la proposta dei mediatori statunitensi, qatarioti ed egiziani che chiedevano in una nota congiunta di tornare a Doha o al Cairo per chiudere l'accordo sulla tregua e sulla liberazione degli ostaggi.

"A seguito della proposta degli Stati Uniti e dei mediatori, Israele invierà il 15 agosto una delegazione di negoziatori nel luogo concordato per concludere i dettagli dell'attuazione di un accordo", ha affermato l'ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu in un comunicato.

Nella nota congiunta, firmata dal presidente americano Joe Biden, il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi e l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, si evidenzia la necessità di "fornire sollievo immediato sia alla popolazione sofferente di Gaza che agli ostaggi e alle loro famiglie".

Cosa prevede l'accordo per il cessate il fuoco

I paesi mediatori stanno cercando da mesi di raggiungere una tregua che permetta l'ingresso a Gaza degli aiuti umanitari, così come il rilascio dei 111 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. L'accordo proposto dai mediatori si basa sui principi delineati dal presidente Biden e sostenuti dalla risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il documento prevede una prima fase della durata di sei settimane durante le quali ci sarebbe un cessate il fuoco completo, il ritiro delle truppe israeliane da tutte le aree popolate della Striscia e lo scambio di ostaggi con palestinesi imprigionati nelle carceri israeliane.

In questo periodo, Israele e Hamas dovrebbero negoziare i dettagli della seconda fase, che implicherebbe "la fine definitiva delle ostilità", il rilascio del resto degli ostaggi, compresi i soldati, e il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia. La terza e ultima fase comprende un "grande piano di ricostruzione" per l'enclave palestinese e la restituzione dei corpi degli ostaggi assassinati.

Dopo più di 10 mesi di conflitto, l'offensiva israeliana ha lasciato quasi 40mila morti nella Striscia di Gaza – la maggior parte dei quali bambini e donne -, più di 90mila feriti, 10mila dispersi sotto le macerie e 1,9 milioni di sfollati sopravvissuti.

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Ripresa dei colloqui arriva in un momento di crisi per il Medio Oriente

L'annuncio della ripresa dei colloqui per un cessate il fuoco arriva nel mezzo di un momento di crisi in Medio Oriente, scatenata il 31 luglio dalla morte dell'ex capo politico di Hamas Ismail Haniyehucciso in un raid israeliano a Teheran che le autorità iraniane attribuiscono a Israele. Hamas ha di recente nominato Yahya Sinwar, leader militare di Hamas a Gaza, come successore di Haniyeh.

Ismail Haniyeh, l'ex capo politico di Hamas ucciso in un raid aereo a Teheran.
Ismail Haniyeh, l'ex capo politico di Hamas ucciso in un raid aereo a Teheran.

Dall'inizio della guerra, cominciata a fine novembre, è stato raggiunto solo un cessate il fuoco di una settimana, che ha consentito il rilascio di 105 ostaggi in cambio di 240 prigionieri palestinesi.

I negoziati per una nuova tregua sono stati bloccati dalla richiesta di Hamas di rendere il cessate il fuoco definitivo e dalla volontà del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di proseguire i combattimenti finché il gruppo palestinese non fosse stato "estinto".

Il capo del Pentagono chiama il ministro della Difesa Gallant: "Difenderemo Israele"

Il capo del Pentagono LLoyd Austin ha ribadito al ministro della Difesa israeliana, Yoav Gallant in una telefonata che gli Stati Uniti continueranno i loro sforzi per scoraggiare l'aggressione di Iran e Libano, difendere Israele e proteggere le forze statunitensi in Medio Oriente.

"Ho chiamato oggi il ministro della Difesa israeliano Gallant per informarlo sulla presenza delle forze statunitensi e rafforzare il mio ferreo sostegno alla difesa di Israele. Gli F-22 Raptor statunitensi arrivati oggi nella regione rappresentano uno dei tanti sforzi per scoraggiare l'aggressione, difendere Israele e proteggere le forze statunitensi nella regione. Ho anche sottolineato l'importanza di concludere un accordo di cessate il fuoco a Gaza che rilasci gli ostaggi" ha scritto su X.

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