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Isole Fiji, il ciclone Winston provoca decine di morti: venti fino a 320 chilometri orari

Il ciclone Winston sta devastando l’arcipelago delle Isole Fiji. Distrutte centinaia di case, infrastrutture inutilizzabili e villaggi isolati non raggiungibili dai soccorritori.
A cura di Davide Falcioni
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E' di venti morti il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime causate dal ciclone Winston che sta investendo in questi giorni le Isole Fiji: come se non bastassero le devastazioni causate dallo straordinario evento meteorologico le autorità sanitarie del paese hanno lanciato un nuovo allarme: le forniture d'acqua potabile sono infatti bloccate, così come le comunicazioni, e il primo ministro Frank Bainimarama ha dichiarato lo stato di emergenza per 30 giorni. Sette pescatori restano dispersi in mare, mentre è stato tolto il coprifuoco rimasto in vigore per oltre 36 ore.

Il ciclone Winstone è il più violento mai registrato sull'arcipelago: il bilancio delle vittime sembra essere destinato ad aggravarsi. Sono infatti numerosi i dispersi che – anche se ancora in vita – hanno dovuto fronteggiare raffiche di vento a oltre 300 chilometri orari che hanno letteralmente raso al suolo decine di case, distruggendo anche importanti infrastrutture e vie di collegamento e rendendo drammaticamente difficile il lavoro dei soccorritori.

Le fotografie scattate dall'alto mostrano una situazione apocalittica, con intere città completamente distrutte, strade impraticabili e automobili trascinate via dalla potenza di acqua e vento: "Le immagini giunte dalle valutazioni aeree delle zone colpite fanno male al cuore e non lasciano dubbi circa la ferocia di questo ciclone", ha dichiarato il coordinatore delle Nazioni Unite per le Fiji, Osnat Lubrani. "Con questo impatto catastrofico, è chiaro che le Fiji hanno davanti un lungo recupero", ha aggiunto. Winston è l'unico ciclone di categoria 5 ad aver mai colpito le Fiji, l'arcipelago che vive di turismo e che conta 900.000 abitanti. La violenza dell'evento meteo ha reso irraggiungibili le isole più piccole dell'arcipelago a causa dei mari in burrasca con onde alte fino a 12 metri. Per questo solo nei prossimi giorni sarà possibile fare un bilancio definitivo della tragedia.

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