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Islanda, fiume di lava inghiotte la strada vicino a Blue Lagoon: evacuato il villaggio di Grindavik

Un’eruzione vulcanica, la quinta del 2024, ha costretto le autorità islandesi all’evacuazione del famoso centro termale geotermico Blue Lagoon e del piccolo villaggio di pescatori di Grindavik.
A cura di Davide Falcioni
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Una nuova eruzione vulcanica, la quinta di quest'anno, è iniziata nel sud-ovest dell'Islanda costringendo all'evacuazione del famoso centro termale geotermico Blue Lagoon e del piccolo villaggio di pescatori di Grindavik. Una nuova fessura si è aperta vicino a Sundhnuksgigar, sulla penisola di Reykjanes e secondo l’Ufficio meteorologico islandese (IMO) la faglia dalla quale sgorga lava incandescente sarebbe più lunga di 2,5 chilometri e continuerebbe a crescere. Le immagini del sito mostrano un muro di roccia fusa alto fino a 50 metri ed enormi pennacchi di cenere che coprono gran parte del cielo.

Secondo i funzionari dell'IMO sarebbe in atto anche "un'intensa attività sismica", situazione che ha determinato l'apertura dello stato d'emergenza: nella città in gran parte evacuata di Grindavik è stata interrotta l'elettricità per proteggere una linea ad alta tensione a rischio ma sono state mandate via anche tutte le persone nei pressi della centrale elettrica di Svartsengi, che fornisce elettricità e acqua a migliaia di residenti della penisola. L'aeroporto internazionale di Keflavik ha dichiarato di funzionare normalmente e non si aspetta di essere interessato.

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In Islanda vi sono 33 sistemi vulcanici attivi. Il Paese si trova su quella che è conosciuta come la dorsale medio-atlantica, il confine tra due delle più grandi placche tettoniche del pianeta. L'ultima volta che la penisola di Reykjanes ha avuto un periodo di attività vulcanica è stato 800 anni fa e le eruzioni sono continuate per decenni. Questa di questi giorni è l’ottava eruzione dal 2021 e gli scienziati ritengono che l’area stia entrando in una nuova era vulcanica che potrebbe durare decenni o addirittura secoli.

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