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Isis spalle al muro, schierati i cecchini contro i civili a Mosul: “Chi se ne va è morto”

Gli uomini del Califfato arrancano: le forze irachene stringono il cerchio attorno alla capitale di Daesh. Si avvicinano i giorni dell’assedio.
A cura di Giorgio Scura
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IRAQ – L'Isis ha piazzato cecchini in tutta Mosul per sparare ai civili che abbandoneranno la città. Lo hanno riferito fonti sul posto all'inviato dell'Ansa. Dagli altoparlanti a Mosul e nei villaggi attorno ieri durante la preghiera del venerdì l'Isis aveva diramato un ordine perentorio: "Chi abbandona Mosul verrà ucciso".

Questo l'ultimo errore dal fronte della battaglia di Mosul. Oggi a polizia federale irachena ha annunciato di aver issato la propria bandiera a Shura, a sud Mosul, dopo essere riuscita ad entrare nel villaggio assediato, confermando che l'Isis è in ritiro dalle sue postazioni. Lo riferisce Al Arabiya. La polizia afferma inoltre di aver ucciso 5 terroristi e di aver distrutto la rete di tunnel che si estende verso il centro di Mosul. Il generale maggiore Maan Al-Saadi ha detto che le aree liberate sono state posto sotto il controllo di "altre forze" per stabilire sicurezza e ostacolare il ritorno dei terroristi.

Le milizie sciite-irachene hanno anche lanciato questa mattina un'operazione per la conquista di Tall Afar, centro a maggioranza sciita caduto nelle mani dell'Isis nel 2014, sul fronte ovest a una cinquantina di chilometri da Mosul. Secondo quanto riferito all'ANSA, i soldati avanzeranno fino a stringere l'assedio intorno alla capitale del Califfato ma "non entreranno in città". All'offensiva, supportata dai raid aerei della coalizione, partecipano anche milizie iraniane.

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