Isis, l’allarme della stampa inglese: “Eseguiti test chimici su cavie umane”
L'ultima barbarie targata Isis potrebbe essere l'esecuzione di test chimici su cavie umane. A lanciare l'ipotesi sono alcuni quotidiani inglesi, in primis il Times e l'Indipendent, che hanno a loro volta citato fonti ufficiali militari britanniche e statunitensi. L'obiettivo sarebbe quello di preparare in questo modo eventuali attacchi contro l'Occidente, non escludendo operazioni come la contaminazione di cibo e acqua. Alcune prove dei presunti esperimenti sarebbero conservate in documenti nascosti nell'università di Mosul, in Iraq, che si trova nella zona della città riconquistata proprio dallo Stato Islamico.
Secondo i media anglosassoni, i terroristi avrebbero avvelenato alcuni prigionieri somministrandogli alimenti e bevande realizzati con prodotti contenenti pesticidi facili da reperire. Le fonti di sicurezza citate temono, in particolare, che gli uomini di Daesh stiano mettendo a punto un piano per alterare scorte alimentari destinate ai paesi occidentali con formule in grado di dissolversi velocemente nei liquidi. Avrebbero ideato anche un composto a base di nicotina, per la quale, affermano, non esisterebbe rimedio, già iniettata ad un uomo che sarebbe morto dopo pochi secondi.
Intanto, continuano gli attacchi in Iraq, dove l'Isis è in difficoltà schiacciato dalla pressione delle forze governative. Soltanto lo scorso fine settimana si sono registrati ben quattro attentati, ad opera di autobombe, per un totale di cinquanta morti tra le città di Baghdad e Bassora.