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Isis, due uomini crocifissi per contrabbando di sigarette

Due uomini sono stati puniti in pubblico dalla polizia dell’Isis perché accusati di aver tentato di portare tabacco a Mosul. Le sigarette sono vietate dallo Stato Islamico.
A cura di S. P.
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I militanti dello Stato islamico avrebbero crocifisso a Mosul due uomini accusati di avere tentato di trasportare sigarette di contrabbando nella città irachena. Le esecuzioni, come si vede nella foto diffusa dall’Isis, sono avvenute in pubblico, alla presenza di molte persone. La foto dei due uomini col volto oscurato, secondo quanto scrive Heavy.com, è stata diffusa dai canali dell’Isis il 5 febbraio. I due sarebbero stati rimproverati da uomini di Hisbah – una specie di polizia speciale dello Stato Islamico – e puniti ai sensi della legge dell’Isis, che appunto vieta l’uso del tabacco. Per il Califfato le sigarette sono vietate in quanto considerate una forma di suicidio e quindi contrarie alla legge islamica. La stessa regola vale anche per gli alcolici.

Tabacco confiscato e bruciato dall'Isis – Sin dalla presa della città, ai cittadini di Mosul sono stati proibiti alcolici, droghe e sigarette e in diverse occasioni i jihadisti hanno confiscato una grande quantità di tabacco e gli hanno dato fuoco. “Ta'zir di contrabbando di sigarette a Mosul”, è la descrizione dell’immagine diffusa dall’Isis nei giorni scorsi. Con questo termine, ta'zir, si fa riferimento a una pena che riguarda, tra gli altri, i reati che violano norme dell’Islam come gli atti osceni e la disubbidienza della moglie. Le pene previste consistono in multe, nella reclusione, in frustate e nella pena capitale.

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