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Isis, dopo quasi un anno di silenzio nuovo messaggio di Al-Baghdadi: “Resistete”

L’Isis ha pubblicato online un discorso audio che sarebbe stato registrato dal suo leader Abu Bakr Al-Baghdadi, che incita i suoi combattenti e chiede attacchi in Arabia Saudita e Turchia. Intanto secondo fonti curde il califfo si troverebbe ancora a Mosul.
A cura di Susanna Picone
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Torna a far sentire la sua voce Abu Bakr Al-Baghdadi, il leader del Califfato che in un messaggio audio diffuso in queste ore dall’Isis incita i suoi combattenti, in particolare quelli a Mosul in Iraq, e chiede attacchi in Arabia Saudita e Turchia. Lo riferisce il Site intelligence group. L'ultimo messaggio di Baghdadi risaliva a quasi un anno fa, al 26 dicembre 2015. Quello diffuso online in queste ultime ore si intitola “Questo è ciò che Allah e il suo Profeta ci hanno promesso”. Nel messaggio, una voce presentata appunto come quella di Al-Baghdadi parla dell'offensiva su Mosul come di una guerra contro i musulmani da parte dei “crociati” e degli ebrei. Inoltre, parlando ai sunniti dell'Iraq, il leader dell’Isis afferma che gli sciiti stanno facendo “tutto quanto in loro potere” per prendersi il Paese. L’Isis viene descritto come l'unico rimedio.

Intelligence curda: “Al Baghdadi è in città” – Intanto, secondo quanto sostiene l’Intelligence curda, il califfo Abu Bakr al-Baghdadi sarebbe ancora nella sua roccaforte Mosul. “Informazioni d'intelligence che ci sono giunte da diversi fonti confermano che al Baghdadi è ancora a Mosul”, ha detto Fuad Hussein, capo di gabinetto del presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno Massoud Barzani, in un'intervista all'Indipendent. Ha anche aggiunto che “la sua eliminazione significherà il collasso definitivo dell'organizzazione” anche perché il gruppo terroristico “non potrà scegliere un successore del suo peso”. Secondo Hussein negli ultimi mesi Al-Baghdadi ha tenuto un profilo molto basso dopo l'uccisione di numerosi comandanti dell'organizzazione sia in Siria che in Iraq.

A Mosul è emergenza sfollati – Mentre le truppe irachene avanzano per liberare Mosul da Al-Baghdadi esplode anche l'emergenza sfollati. Jennifer Sparks, dell'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) in Iraq, ha detto che nelle ultime ore il numero di sfollati è cresciuto significativamente. “È di fatto impossibile ora quantificare l'impatto dell'avanzata irachena a Mosul”, ha sottolineato invece Giulia Cappellazzi, di Un Ponte per Iraq. “Alcuni campi sono pieni e c'è un problema legato alla sicurezza”, ha detto all’Ansa il viceministro per i rapporti con l'Onu del Kurdistan, Dendar Zebari.

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