video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Irpin, a che punto è la ricostruzione e cosa sta facendo l’Italia: intervista a Tamara Burenko

A Irpin, distrutta al 70% dai russi nei primi mesi dell’invasione, è iniziata da tempo la ricostruzione di case, condomini e infrastrutture pubbliche come scuole e ospedali. E anche l’Italia sta facendo la sua parte.
Intervista a Tamara Burenko
Membro del Consiglio Comunale cittadino di Irpin, capo della commissione servizi pubblici, energia sviluppo industriale.
A cura di Davide Falcioni
10 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Oltre 400 miliardi di dollari. A tanto ammontava il costo della ricostruzione dell'Ucraina dopo un anno di guerra secondo un'analisi condotta dalla Banca Mondiale (BM), dalle Nazioni Unite, dall'Unione Europea e dal governo ucraino. I combattimenti, però, sono proseguiti anche negli ultimi mesi e quella cifra, al termine del conflitto, lieviterà esponenzialmente.

Eppure, mentre la Russia continua a bombardare case e infrastrutture pubbliche e private, in alcune città dell'Ucraina i lavori di ricostruzione sono già iniziati. Migliaia di muratori, ingegneri, architetti e tecnici si stanno dando da fare giorno e notte nell'ambito di quello che Kiev ha descritto come il più grande sforzo di ricostruzione dalla Seconda Guerra Mondiale. Rimettere in piedi l'Ucraina dopo il conflitto potrebbe però essere l'opera più costosa mai realizzata e richiederà anni. Gestire questo afflusso di denaro senza precedenti in un Paese con una lunga storia di corruzione comporterà nuove sfide e controlli accuratissimi.

Tra le città che per prime hanno cominciato a rialzarsi c'è Irpin, distante una trentina di chilometri dalla capitale, Kiev. Qui, dal 27 febbraio al 28 marzo 2022, è stata combattuta una delle principali battaglie della prima fase della guerra: dopo essere caduta in mani russe, Irpin è stata riconquistata dai partigiani ucraini. In poco più di un mese di combattimenti sono stati stimati danni per quasi 620 milioni di euro. Eppure molto è stato già ricostruito, come ha raccontato a Fanpage.it – numeri alla mano – Tamara Burenko, membro del Consiglio Comunale cittadino di Irpin, capo della commissione servizi pubblici, energia sviluppo industriale.

Tamara Burenko, membro del Consiglio Comunale cittadino di Irpin, capo della commissione servizi pubblici, energia sviluppo industriale.
Tamara Burenko, membro del Consiglio Comunale cittadino di Irpin, capo della commissione servizi pubblici, energia sviluppo industriale.

Dopo la battaglia di Irpin, terminata alla fine di marzo del 2022, quali erano le condizioni della città? È stata effettuata una stima dei danni e degli edifici distrutti? 

Dopo la liberazione, il 70% della città era distrutto. Sono stati colpiti molti edifici residenziali: 1.483 case private sono state completamente disintegrate e 1.130 parzialmente danneggiate, mentre 515 edifici multipiano necessitavano di riparazioni che sono ora in corso. Altre 39 grattacieli hanno dovuto essere abbattuti e devono essere ricostruiti. Secondo i dati del progetto Rebuildua, la città di Irpin ha subito perdite a causa dell'occupazione russa, durata poco più di un mese, per 25,3 miliardi di grivnie (oltre 618 milioni di euro).

Una zona residenziale di Irpin distrutta dai bombardamenti
Una zona residenziale di Irpin distrutta dai bombardamenti

Dove è stata evacuata la popolazione residente? E quante persone, dopo oltre un anno, sono potute tornare nelle loro case?

Molti cittadini di Irpin sono partiti da soli con mezzi privati prima del 5 marzo, inizio dell'occupazione russa. Dopo quel giorno, c'era solo un modo per andarsene: attraversare il ponte Romanivsky fino a Kiev. Inoltre, sono stati organizzati treni dalla stazione ferroviaria della capitale ucraina diretti anche all'estero. I profughi si sono recati prevalentemente in Polonia, e poi oltre, in tutta Europa. Ad oggi, circa il 70% della popolazione vive a Irpin ma arrivano costantemente rifugiati provenienti da altre città dell'Ucraina, dove si svolgono intense operazioni militari. Attualmente a Irpin ci sono più di 20mila sfollati interni.

Il ponte di Irpin nei primi giorni dell'occupazione russa dell'Ucraina
Il ponte di Irpin nei primi giorni dell'occupazione russa dell'Ucraina

Qual è lo stato delle infrastrutture pubbliche come strade, ponti, scuole e ospedali?

Nell'ultimo anno un totale di 35 infrastrutture pubbliche sono state ripristinate con l'aiuto di organizzazioni internazionali, governi di Paesi europei e città gemellate. Grazie all'aiuto della Croce Rossa Internazionale sono stati riparati una conduttura idrica all'ingresso della città e un collettore delle acque reflue.
Con il sostegno dell'UNICEF, sono stati allestiti dieci rifugi nelle istituzioni educative della comunità di Irpin e ristrutturate parti danneggiate degli asili nido "Smileyk" e "Bdzhilka". Il governo lituano ha stanziato 3 milioni di euro per il restauro di un asilo e questa primavera è iniziata la ricostruzione di altre tre istituzioni educative, due asili e un liceo, quest'ultimo finanziato dall'UNICEF con 4,8 milioni di euro. I lavori proseguono molto velocemente e nell'ultimo mese tutti i principali processi di ricostruzione sono stati quasi completati.

Ma non solo: sono state sostituite le finestre del policlinico pediatrico, dell'ospedale di maternità e del dormitorio per gli operatori sanitari. La Croce Rossa lussemburghese ha ristrutturato il tetto dell'ospedale infantile e sostituito le finestre del nuovo centro medico in via Sadova. Finestre e porte sono state sostituite anche in tre cliniche di medicina di base, così come il tetto e l'impianto di ventilazione. La società SOCAR ha preso in carico la scuola numero 12, dove ha sostituito la copertura, le porte e le finestre e riparato le facciate.

Un condominio di Irpin prima e dopo la ricostruzione
Un condominio di Irpin prima e dopo la ricostruzione

Come è stata organizzata la ricostruzione? Quante ditte sono state impiegate per i lavori e qual è stato il contributo dell’Italia?

Nella ricostruzione sono state coinvolte organizzazioni internazionali come il fondo di beneficenza Global Empowerment Mission (GEM) e la Fondazione Howard G. Buffett. È stato firmato un protocollo d'intesa con Green Building Council Italia, Thought Group, Integral Infrastructure and Urban Planning Solutions, gli architetti Stefano Boeri, Cristian Wittig e Hiroki Matsurou. All'inizio di maggio di quest'anno, ben 412 condomini e 322 case private di Irpin avevano già ricevuto assistenza nella ricostruzione soprattutto per la sostituzione di finestre, porte, per la riparazione del tetto e la fornitura di materiali da costruzione. Nel gennaio del 2023 è stata completata la ricostruzione di quattro condomini abitati da 450 famiglie. Questo è stato possibile grazie alla fondazione Terre des Hommes Italia.

Chi sta finanziando la ricostruzione dell’Ucraina?

Organizzazioni internazionali, città, singole fondazioni di beneficenza. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM Ukraine), ad esempio, ha pagato la ricostruzione di un condominio su Gostomelsky Shosse, il primo ad essere stato colpito da un attacco aereo nemico all'inizio di marzo 2022. Altri quattro condomini di Irpin, su un totale di 30 che ne hanno fatto richiesta, sono stati restaurati nell'ambito del programma "Restore Houses" del Fondo per l'Efficienza Energetica, finanziato dall'Unione Europea. Il consiglio comunale di Irpin ha ottenuto un finanziamento di 7,7 milioni di euro dalla Northern Environmental Finance Corporation (NEFCO) per aggiornare le reti di riscaldamento, acqua e drenaggio danneggiate dalle bombe.

Un condominio di Irpin durante i lavori e a ricostruzione terminata
Un condominio di Irpin durante i lavori e a ricostruzione terminata

Altri sette palazzi saranno ristrutturati grazie alla piattaforma UNITED24 a un costo di 285 milioni di grivnie (oltre 7 milioni di euro). Grazie a questi fondi 698 persone potranno tornare nelle loro case. Inoltre, sempre grazie a UNITED24, verrà ricostruito lo stadio cittadino “Champion”. I fondi sono stati raccolti dalla leggenda del calcio ucraino, l'ambasciatore del progetto Andriy Shevchenko. Le squadre di calcio "Milan" e "Shakhtar" hanno risposto all'appello dell'ex Pallone d'Oro ed hanno stanziato rispettivamente 150 e 100mila euro. Altri 150mila euro sono stati raccolti in occasione di una serata di beneficenza a Milano, che si è svolta ancora una volta con il patrocinio di Shevchenko. E altri 200mila euro per la ricostruzione dello stadio sono stati forniti da Parimatch Ukraine. In questo modo sono stati raccolti i 600.000 euro necessari allo svolgimento dei lavori e si sta già elaborando la documentazione progettuale.

Nel 2021 Transparency International ha classificato l'Ucraina come il secondo paese più corrotto in Europa, dietro solo alla Russia. Cosa state facendo per prevenire il fenomeno della corruzione nella ricostruzione? 

Poiché la ricostruzione viene eseguita prevalentemente da organizzazioni internazionali vi è molta attenzione al rispetto delle leggi e alla lotta ad episodi di corruzione, tant'è vero che fino a questo momento non risulta siano stati commessi reati nella nostra città. Inoltre, il settore pubblico, che supervisiona e controlla la ricostruzione, è ora diventato più attento e attivo rispetto al passato. I controlli sono molto accurati e frequenti.

10 CONDIVISIONI
4349 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views